Milan, la rinascita parte dalla difesa: dietro sarà rivoluzione

L'esultanza dopo il gol di Philippe Mexes (Getty Images)
L’esultanza dopo il gol di Philippe Mexes (Getty Images)

Tredici gol subiti in sette incontri; tanti, troppi per una squadra che si chiama Milan e che da sempre è abituata ad avere difensori pazzeschi tra le proprie fila, leader del reparto e calciatori che fanno la differenza fin dalle retrovie. In realtà la tendenza da qualche anno è miseramente cambiata in peggio, da quando campioni come Thiago Silva o Alessandro Nesta hanno lasciato definitivamente Milanello. Ma porre rimedio in qualche modo è possibile.

 

Tuttosport nella sua edizione odierna parla di una sorta di mini-rivoluzione difensiva del Milan, che col possibile passaggio al 4-4-2 modificherà anche la strategia in fase di non possesso palla. Col modulo che ha fatto grandi le squadre di Arrigo Sacchi e Fabio Capello anche il giovane Sinisa Mihajlovic potrebbe tornare a far bene. Qualcosa nella linea arretrata cambierà sicuramente rispetto alla sfida col Napoli, visto che rientrerà Alessio Romagnoli dalla squalifica. Accanto a lui osservato speciale è Philippe Mexes, da molti indicato come il leader carismatico della difesa finora mai utilizzato da Mihajlovic.

 

Se Mexes dovesse mostrare in allenamento dei miglioramenti fisici, potrebbe avere una chance già sabato a Torino. Importanti anche le scelte sulle corsie esterne di difesa: urgono terzini capaci di fare entrambe le fasi, ovvero sovrapposizioni in attacco e tagli o diagonali in fase di copertura. Ignazio Abate in tal senso potrebbe tornare utile e titolare dal 1′ minuto, mentre a sinistra Luca Antonelli è praticamente una certezza, tra i meno peggio anche nello 0-4 subito dal Napoli.

 

Redazione MilanLive.it

 

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