Cudicini: “Milan, Balotelli non andava ripreso. Non è cresciuto dai tempi dell’Inter”

Fabio Cudicini
Fabio Cudicini (foto asroma.it)

Fabio Cudicini, famoso anche come il ‘Ragno Nero‘, è stato il portiere del Milan dal 1967 al 1972 vincendo uno Scudetto, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa Campioni e una Coppa Intercontinentale. E’ stato sicuramente uno dei migliori estremi difensori della storia rossonera. E’ il padre di Carlo Cudicini, cresciuto nel vivaio milanista ma affermatosi soprattutto nel Chelsea.

 

La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato per parlare innanzitutto della sua carriera e del suo trasferimento al Milan, che arrivò grazie a Nereo Rocco e a Dino Zoff: «Doveva andare al Milan ma lo prese il Napoli e il Milan ripiegò su di me. A 31 anni molti pensavano che fossi finito. Persino Rocco mi rimproverò: “I me ga dito che a Roma no te gaveva voja de lavorar”. Mi massacrava in allenamento e un giorno piansi. Prima della partita contro il Lewski mi disse: “Fazo zogar ti solo perché te xe alto e xe quel mona de Asparukov”. E da quella volta non sono più uscito».

 

Cudicini ha raccontato anche come è nato il suo soprannome ‘Ragno Nero’: «Giocavo con la calzamaglia nera per ripararmi dal freddo e siccome feci grandi parate gli inglesi mi definirono “black spider”, ragno nero appunto, come il mitico Jascin, un onore. A Manchester in campo volava di tutto, biglie di ferro e pezzi di ghisa. Rosato aveva perso due denti su gomitata di Stiles e sanguinava, io fui colpito alla testa. Il dottor Monti si precipitò da me, ma io volevo giocare e rimasi in campo, senza fare scene».

 

Parlando del presente, gli è stato chiesto un parere su Mario Balotelli ed è stato molto chiaro: «Si dice che è difficile da gestire ma che è un campione. Vado controcorrente, lo discuto a livello tecnico. Non è un campione perché non ha fatto molti progressi da quando era nelle giovanili dell’Inter, Mi sembra sopravvalutato, non l’avrei ripreso».

 

Infine Cudicini ha espresso anche un’opinione su Diego Lopez, molto criticato ultimamente e prossimo alla panchina per fare spazio a Gianluigi Donnarumma: «Malgrado le critiche, lo considero il miglior acquisto del Milan. Quando l’hanno preso, ho chiamato Vecchi che mi ha detto di stare tranquillo».

 

Redazione MilanLive.it

 

Impostazioni privacy