Juve-Milan, c’eravamo tanto amati. Niente tregua fra Agnelli e Galliani

galliani agnelli
Galliani e Agnelli (foto libero)

C’eravamo tanto amati, o comunque appoggiati e rispettati. Juventus e Milan, dal punto di vista delle politiche sportive, un tempo erano società alleate, in Figc ed in Lega, prendendo spesso decisioni comuni e condivise. La rivalità restava quella del campo e tra le due tifoserie, mentre i dirigenti non avevano problemi a discutere con serenità dei destini del campionato italiano. Oggi la situazione, come spiega Tuttosport, è piuttosto complessa e differente.

 

Negli ultimi anni Andrea Agnelli, presidente bianconero, e Adriano Galliani a.d. juventino si sono divisi spesso, allontanando le rispettive strade sportive ed imprenditoriali. L’ultimo precedente tra Juve e Milan è emblematico, con la polemica feroce scoppiata dopo la gestione della regia televisiva che secondo Galliani avrebbe favorito i rivali su un presunto fuorigioco di Carlos Tevez. Un polverone che fu scia di precedenti scontri ideologici. La mentalità di Agnelli, giovane imprenditore, si sposerebbe meglio con quella di Barbara Berlusconi, ma a livello decisionale a Casa Milan conta sempre di più l’esperto Galliani.

 

Tant’è che sia Agnelli che Lady B due anni fa puntarono su Demetrio Albertini come volto nuovo della riforma federale, mentre alla fine prevalse Carlo Tavecchio appoggiato dai grandi vecchi del calcio, come Galliani. I dirigenti di Juve e Milan si sono scontrati anche su gestione dei diritti televisivi, sui contratti con Infront per la gestione di questi ultimi, persino sulla riforma degli stadi di proprietà. L’unica iniziativa condivisa resta la riforma dei campionati in Italia che potrebbe prendere una piega positiva. Ma in generale non arrivano segnali di amicizia tra le parti.

 

Redazione MilanLive.it

 

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