Poli, il jolly sacrificato. Fuori anche con il 4-4-2

Andrea Poli Alberto Grassi
Andrea Poli e Alberto Grassi (Getty Images)

Nigel de Jong fermo per una lesione, Andrea Bertolacci out per una ennesima ricaduta muscolare. Di Antonio Nocerino e José Mauri neanche l’ombra. Tutte buone notizie per Andrea Poli, mediano del Milan abile a ricoprire più ruoli del centrocampo, a volte utilizzato in passato anche da terzino destro. Eppure, secondo la Gazzetta dello Sport, contro la sua ex squadra, la Sampdoria, rischia comunque di partire dalla panchina.

Destino beffardo per Poli, che col passaggio al 4-4-2 sembrava poter essere uno dei calciatori rossoneri a trarre maggiori vantaggi in fatto di presenze e considerazione. Fino a ieri si parlava di un utilizzo dell’ex doriano dal 1′ minuto stasera al fianco di Riccardo Montolivo, in un tandem di centrocampo tutto italiano e piuttosto completo, con la versatilità di Poli e la regia di qualità del capitano del Milan.

Invece, secondo la ‘rosea’, sarà Juraj Kucka a giocare in mezzo, nel suo ruolo originale, vicino a Montolivo, relegando nuovamente Alessio Cerci sull’out di destra come esterno classico. E Poli? Di nuovo in panchina, come jolly sacrificato ma sempre pronto a subentrare. E pensare che in casi straordinari il mediano classe ’89 sarebbe persino in grado di giocare sulle fasce. Ma per il momento Sinisa Mihajlovic sembra poterne fare a meno.

Redazione MilanLive.it

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