Milan-Inter, l’analisi di Sacchi: “Derby poco spettacolare”

Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi (©Getty Images)

Il Milan e i suoi tifosi hanno vissuto una serata indimenticabile. Non solo per la vittoria, larga e meritata, ma anche per un’atmosfera incredibile alimentata dalla stupenda coreografia della Curva Sud. Per quanto riguarda la partita, i rossoneri hanno preparato la gara come meglio non si poteva: la squadra di Roberto Mancini, tolte occasioni sporadiche durante i primi minuti del match e il calcio di rigore di Mauro Icardi, non è mai riuscita a rendersi davvero pericolosa. Il Milan ha portato a casa il successo, così da rilanciare le proprie ambizioni europee.

Ad analizzare il match è stato Arrigo Sacchi, ex storico allenatore rossonero, che ha così scritto sulle colonne della Gazzetta dello Sport: “Ho sempre pensato che il calcio si identifichi con il concetto di squadra, che non disconosce la bellezza del gioco ma ne fa un valore. La vittoria è importante, ma lo è anche lo spettacolo che amplifica il successo stesso. Domenica sera il derby non è stato spettacolare, ma la vittoria dei rossoneri potrebbe migliorare morale e autostima. Il Milan ha vinto meritatamente dopo un primo tempo con difficoltà. Il 3-0 finale condanna l’Inter sprecona del primo tempo che si è disciolta nel secondo“.

Sacchi si è così espresso sull’Inter: “Entrambe le squadre dovranno migliorare gioco e collettivo.L’Inter di Mancini, dopo i buoni risultati iniziali ottenuti prevalentemente grazie allo stato di forma e alla qualità dei singoli, oltre che all’abilità tattica e gestionale di Roberto, ora sta vivendo un momento assai difficile. Mancini è allenatore capace che vorrebbe vincere e convincere con un gioco spumeggiante e divertente. Purtroppo per realizzare ciò si è affidato a molti giocatori abili e forti, ma in difficoltà quando giocare per il collettivo. Oggi il calcio totale non è un optional, ma è una necessità e l’ingaggio di calciatori con queste caratteristiche agevola il tecnico“.

Ecco, invece, quanto scritto dall’ex allenatore sulla prestazione del Milan e sui miglioramenti delle ultime settimane: “I rossoneri di Mihajlovic stanno lentamente migliorando, contro l’Inter la squadra è stata più connessa anche se non sempre compatta. In fase di possesso le ripartenze sono le cose migliori, mentre fluidità di manovra e distanze sono da perfezionare. In fase di non possesso bisognerebbe essere ancora più bravi nel pressing per agevolare le transizioni veloci. A volte manca la copertura e l’allineamento dei quattro difensori non sempre è buono. Le marcature a scalare a centrocampo e in difesa stanno migliorando, ma le chiusure e i posizionamenti preventivi dovrebbero essere una costante“.

Secondo Sacchi manca ancora qualcosa per compiere il definitivo salto di qualità: “Per poter diventare un vero collettivo occorrerà che il gruppo sia guidato dal gioco e non dal singolo. Oggi anche in Italia per vincere non è più sufficiente la somma della qualità dei singoli, occorre un calcio collettivo come dimostrano Napoli e Juve, che oltre ad avere grandi giocatori hanno una squadra imperniata sul gioco e sulla collaborazione. Come succede anche a Fiorentina, Sassuolo ed Empoli. Buon lavoro!“.

 

Redazione MilanLive.it

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