Mihajlovic, bye bye Milan. Ma è giusto cacciarlo?

Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic (©Getty Images)

La decisione sembra presa, il futuro già stabilito. Sinisa Mihajlovic a giugno non sarà più l’allenatore del Milan, nonostante possa essere l’unico degli ultimi tecnici che hanno guidato i rossoneri a raggiungere un piazzamento in Europa League ed a riportare un trofeo, la Coppa Italia, nella bacheca della società. Il serbo farà comunque le valigie, sapendo di trovare comunque un nuovo impiego immediatamente, visto che la Lazio lo avrebbe già sondato concretamente per sostituire Stefano Pioli.

L’edizione odierna di Tuttosport si chiede se sia davvero giusto allontanare Mihajlovic dalla panchina a fine stagione, se insomma sia davvero la presenza del serbo l’unico motivo della discontinuità dei rossoneri in campo. Tra i ‘pro’ del suo esonero spuntano motivazioni molto vicine al rapporto con Silvio Berlusconi, che certamente resterà in sella al suo club per altro tempo. Il Cavaliere non stima l’ex Sampdoria, sia per il modo poco spettacolare e offensivo di far giocare il Milan, sia per un carattere che spesso è andato ad incocciare pesantemente contro i classici modi pretenziosi del presidente. Sarebbe inutile continuare con un rapporto sul filo del rasoio, tra frecciatine e fiducia a tempo.

Tra i ‘contro’ dell’allontanamento spunta però uno scarico di responsabilità della dirigenza, che esonerando Mihajlovic proverebbe per l’ennesima volta a dichiararsi incolpevole del flop stagionale declinando ogni colpa sulla gestione tecnico-tattica della squadra. Situazione poco veritiera, visto che Mihajlovic può fare ben poco con una rosa a disposizione incompleta e in alcuni tratti sopravvalutata, nonostante abbia anche lui alcune colpe importanti, ma non maggiori di quelle del resto del Milan.

 

Redazione MilanLive.it

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