Filippo Galli: “Vi spiego come cambia il Milan con Brocchi”

Filippo Galli
Filippo Galli (©Getty Images)

La notizia dell’esonero di Sinisa Mihajlovic e della conseguente promozione in prima squadra di Cristian Brocchi ha scosso e non poco la situazione in casa Milan, Una decisione presa da Silvio Berlusconi in controtendenza anche con le idee di Adriano Galliani. Il dissenso dei tifosi per questa scelta non si è fatto attendere, ma la situazione è questa e bisogna comunque prenderne atto. Il responsabile del settore giovanile rossonero, Filippo Galli, ha parlato di questa situazione ai microfoni di Premium Sport. Questo il suo pensiero anzitutto sulla telefonata avuta ieri con l’ormai ex tecnico della Primavera: “Ieri sera mi ha detto di non dire niente a nessuno prima di questa mattina, ma poi comunque si sono susseguite numerose indiscrezioni. Al telefono mi è sembrato molto carico, pronto ma ovviamente anche consapevole della responsabilità alle quali va incontro”.

Sul lavoro di Brocchi con i ragazzi della Primavera rossonera: “Christian stava facendo un buonissimo lavoro col settore giovanile, eravamo molto contenti. E’ l’allenatore che ha trasmesso maggiormente ai ragazzi la nostra metodologia di lavoro. Adesso in prima squadra sarà tutto diverso: c’è poco tempo ed è consapevole di questo e delle difficoltà che ci sono, ma quando arriva una chiamata del genere non si può dire di no”.

Brocchi, seppur in poco tempo, proverà a cambiare molto nel Milan: anzitutto il modulo e l’approccio alle partite: “Nelle sue idee c’è quella di voler fare la partita e di passare anche ad un modulo differente, che prevede il trequartista: un 4-3-1-2. Il presidente è stato chiaro: vuole puntare sui giovani e su un Milan italiano. La scelta è ricaduta su Cristian, che conosce i nostri giovani: valuterà lui quali corrisponderanno alla sua idea di calcio”.

Vedremo se davvero si passerà al 4-3-1-2, ma al momento pare una scelta parecchio azzardata vista l’assenza in rosa di un trequartista di ruolo. Anche Mihajlovic qualche mese fa aveva provato questo modulo, salvo poi ripensarci e proporre il 4-4-2 che in quel momento meglio si prestava ai calciatori a disposizione. Negli ultimi mesi però, soprattutto vista la mancanza di alternative a Bonaventura e Honda sugli esterni, anche quel modulo doveva probabilmente essere accantonato. La sensazione è quella che al momento si possa passare ad un 4-3-3, magari con i due esterni d’attacco maggiormente spostato verso l’interno del campo.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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