MILAN NEWS – L’effetto tartaruga spiega in parte gli strani risultati del Milan in questo inizio di stagione. Si è passati da prestazioni esaltanti a delusioni cocenti, da match in cui la squadra ha letteralmente blindato la propria porta al rocambolesco 4-3 pieno di gol ed errori con il Sassuolo. Un Milan quasi paradossale quello di Vincenzo Montella, anche per via di questo dato: i rossoneri sono ultimi nel conto dei chilometri percorsi in media a partita durante il campionato in corso.
La ricerca della Gazzetta dello Sport, che è andata a studiare numeri e statistiche prodotti dalla Lega Calcio, ha raccolto questo strano dato; il Milan percorre intorno ai 6,63 chilometri, davvero molto poco se si pensa che Udinese e Pescara, penultime in questa speciale classifica, contano più di un chilometro percorso in media. Un atteggiamento lento che può diventare un’arma a doppio taglio, visto che Montella predilige sì il gioco ragionato e il possesso palla senza frenesie, ma la sua squadra in questo inizio di stagione si è spesso affidata al baricentro basso (il sesto della Serie A per misura) e ai contropiedi.
Il Milan come formazione di base non è una squadra di corridori; a parte Juraj Kucka e M’Baye Niang, bravissimi a lanciarsi in campo aperto, gli altri elementi titolari sono più abili a giocare nello stretto, a fraseggiare, ad un tipo di calcio diverso da quello del Chievo Verona, prossimo avversario in campionato e primo nella classifica dei metri totali percorsi in stagione. A Milanello conoscono questo dato, ma per il momento sembra non preoccupare, anzi, potrebbe pure diventare un punto di forza per il gioco di Montella.
Redazione MilanLive.it
