Juve lunga e statica: ecco come il Milan di Montella l’ha imbrigliata

Paulo Dybala e Alessio Romagnoli (©getty images)

MILAN NEWS – Una vittoria arrivata ai rigori ma che porta la firma di una strategia quasi perfetta, capace di imbrigliare la squadra più forte d’Italia e concedere pochissime occasioni da gol in 120 minuti. Il Milan ha conquistato la Supercoppa Italiana soprattutto grazie ad una strategia perfettamente oliata che l’ha resa squadra alla pari e tutt’altro che inferiore alla Juventus.

Merito di Vincenzo Montella dunque, che secondo l’analisi tattica della Gazzetta dello Sport ha costretto il ‘rombo’ disegnato dalla Juve di Massimiliano Allegri ad essere statico e poco aggressivo. Nei primi 20 minuti eppure i bianconeri sembravano aver trovato il bandolo della matassa, segnando con Giorgio Chiellini e sfruttando il lavoro sporco soprattutto di Mario Mandzukic sulle sponde aeree e gli inserimenti del sorpendente Stefano Sturaro. Ma la reazione tattica dei rossoneri è stata ecomiabile: lavoro sui fianchi, pressione costante su Miralem Pjanic poi letteralmente sparito dal campo e l’infortunio di Alex Sandro che ha aiutato non poco il Milan a riprendere fiato e fiducia.

Sulle corsie laterali i rossoneri hanno costruito il pareggio, con Suso che ha fatto il bello e cattivo tempo sull’out di destra, pennellando per uno dei tanti inserimenti di Giacomo Bonaventura, autore dello splendido 1-1. Tanto agonismo, difesa chiusa e compatta, pragmatismo offensivo e un Suso come detto determinante; queste le armi utilizzate da Montella per ingabbiare la Juve e annullare un certo Gonzalo Higuain, che perde 19 palloni e non calcia praticamente mai in porta. Un capolavoro tattico e strategico che ha portato al frutto più bello, una Supercoppa decisamente meritata.

 

Redazione MilanLive.it

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