Milan, Montella: “Orgoglioso del nostro lavoro. Berlusconi riconoscente”



Vincenzo Montella
Vincenzo Montella (©Getty Images)

MILAN NEWS – Tempo di conferenza stampa per Vincenzo Montella. Il Milan domani scenderà in campo a San Siro contro la Fiorentina per un altro scontro per l’Europa, proprio come quello di lunedì scorso a Roma con la Lazio. In quell’occasione i rossoneri hanno portato a casa un buon punto, ma stavolta serve vincere. Non sarà facile, certo, ma il Diavolo deve provarci in tutti i modi.

Intanto il tecnico campano è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match, speciale per lui, che ha allenato la Fiorentina per diversi anni: “I viola sono una squadra coraggiosa e con conoscenze tattiche, hanno la possibilità di cambiare modulo e di giocare comunque bene. Mi piace l’idea di giocare per vincere e grandi meriti vanno dati a Sousa. E’ una partita difficile per noi, ma anche per loro“. I viola non avranno a disposizione Federico Bernardeschi perché squalificato: “Ha grande talento, però la Fiorentina ha la possibilità di sostituirlo tranquillamente, con Ilicic per esempio“.

Quella di domani è una partita importante per la lotta all’Europa, ma non decisiva: “Lo penso davvero. Noi siamo dietro alla quota Europa, ma le altre non possono correre così tanto fino alla fine del campionato. Basta poco per rovesciare tutto“. Ma per arrivare in Europa servono più gol: “Numericamente è un problema, ma visto quanto creiamo direi di no, ad eccezione di lunedì dove Suso ha fatto una giocata da campione. Abbiamo sempre creato più degli avversari, ma dobbiamo migliorare nella realizzazione e non mi riferisco solo agli attaccanti“.

Intanto in questa settimana si sono diffuse alcune indiscrezioni in merito alla concreta possibilità che i cinesi vogliano affidare ancora a lui il progetto tecnico: “Se seguo tutte le indiscrezioni non dormo più la notte… Per ora mi rapporto con questa società e c’è rispetto reciproco, quando arriveranno i nuovi lo farò con loro. L’ultima di Berlusconi a San Siro? Se ne parla da mesi. Quello che so è che è un presidente che ha fatto storia, in Italia e nel mondo. Non ho ancora metabolizzato…”.

E’ stata una settimana di polemiche a causa delle parole di Aurelio De Laurentiis nei confronti di Maurizio Sarri. Ecco il pensiero di Montella sui presidenti che criticano gli allenatori: “Nei contratti che firmiamo c’è scritto che bisogna rapportarsi con i presidenti. Ho grande rispetto per Berlusconi lo ringrazierò sempre. Ci possono essere dei confronti e io li rispetto con rispetto, poi si può essere d’accordo o meno. Lui mi ha dimostrato che è un grande conoscitore di calcio e ha riconoscenza per il nostro lavoro“.

Il tecnico rossonero fa poi il punto della situazione degli infortunati: “Probabilmente riusciremo a recuperare Calabria, De Sciglio la prossima. Romagnoli no e nemmeno Antonelli. Tutti italiani…“. Il Milan subisce troppi tiri dagli avversari. Montella spiega: “Con la Lazio è stata una partita anomala, i nostri si conoscevano poco, sembrava una partita pre-campionato. Contro la Sampdoria abbiamo subito un tiro e mezzo e abbiamo perso. La difesa ha tenuto bene, tranne l’ultima partita“.

Il Milan è tornato ad essere un ambiente unito e gran parte del merito va sicuramente all’allenatore: “Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Vogliamo risultati diversi, ma c’è bisogno di tempo, non si può avere tutto e subito. So che commetterò degli errori, ma voglio aiutare questa squadra a crescere. Se mi sento l’allenatore del Milan per molto tempo? Il calcio è strano, sono bastate un po’ di sconfitte per mettermi con un piede fuori. Sono contento di essere qui e spero che ci sia la possibilità di continuare, ma non dipende solo da me”. 

Si parla poi di Manuel Locatelli e di Gianluigi Donnarumma. Sul primo, che sembra meno sicuro: “E’ stato catapultato in una grossa situazione in maniera troppo veloce, ha perso un po’ di tranquillità, Deve imparare a gestirsi, ha una voglia e un entusiasmo“. Sul secondo, invece, gli viene chiesto se secondo lui può vincere il Pallone d’Oro: “Potenzialmente sì, ma dipenderà la squadra che sceglierà, al Milan avrebbe molte più possibilità. E dipende anche dal rendimento nel club e in Nazionale“.

 

Redazione MilanLive.it

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