MILAN NEWS – C’era una volta la numerazione classica delle maglie da calcio, dall’1 all’11, i titolari dovevano scegliere tra queste cifre per poter indossare la casacca con cui scendere in campo e rendersi riconoscibili dai tifosi.
I numeri oggi sono qualcosa di molto più ampio e complesso, da quando le numerazioni sono fisse e valide per tutta la stagione e soprattutto vanno dall’1 fino al 99 senza alcun limite su ruoli, età e qualsiasi altro concetto di scelta. Il Milan ha dato da poco i numeri ufficialmente, sembrano più una squadra dell’NBA di basket per la varietà di cifre scelte. Come scrive la Gazzetta dello Sport la vera contesa non è stata per il numero 10, quello più ambizioso e preso subito dal turco Hakan Calhanoglu, bensì per la maglia 19, con Franck Kessié che dopo varie discussioni l’ha ceduta a Leonardo Bonucci.
Tanto attaccamento simbolico e nostalgico ai numeri scelti, come per Ricardo Rodriguez che ha preso il 68 in onore della madre scomparsa da qualche anno. Oppure il 13 di Romagnoli come l’idolo Nesta e idem per la 21 di Biglia che spera di ricalcare le orme di Pirlo. Poi c’è chi punta sull’anno di nascita, ecco spiegato il motivo del 99 e del 90 che indosseranno i fratelli Donnarumma. E la numero 9 del bomber? Presa da André Silva, nonostante non abbia portato fortuna ai suoi predecessori. E chiudiamo con la 12 di Andrea Conti, un numero da portiere che però fu indossato anche da Marco va Bastan nell’Europeo vincente del 1988.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it
