Maldini: “Ho sofferto per l’Italia. Calcio giocato torni al centro”

Gigi Buffon, Paolo Maldini e Demetrio Albertini (©getty images)

MILAN NEWS – Delusione enorme per un paese intero la non qualificazione dell’Italia ai prossimi Mondiali in Russia. Nessuno si aspettava che la Nazionale non riuscisse a superare il play-off contro la Svezia.

Fra questi c’è anche Paolo Maldini. Lunedì sera era a San Siro per sostenere il gruppo di Giampiero Ventura ma è stata una serata amara anche per lui: “Ero a San Siro a fare il tifo e ho sofferto. Non soffro più come prima per il calcio, da quando non faccio più il calciatore, ma in questo caso la delusione è troppo grande: ancora non ci credo, è stata una cosa inaspettata“, ha detto l’ex capitano del Milan e della Nazionale in un’intervista a La Repubblica.

In questi giorni il termine più usato dai media e non solo è ricostruzione. A partire dai vertici per finire all’allenatore. Per quest’ultimo ruolo ci sono tanti nomi top, mentre sul piano dirigenziale si è fatto anche il suo nome. Maldini lunedì aveva spiegato che sarebbe stato felice di tornare nel mondo nel calcio ma solo per la Nazionale o per il Milan.

A La Repubblica non ha escluso l’ipotesi, ma Maldini ha poi aggiunto: “Parlo da amante del calcio, non certo da persona che si voglia autocandidare per qualche ruoloQuello che posso dire è che ci sono tanti ex calciatori che potrebbero dare molto, ma che con le norme attuali il ricambio generazionale è impossibile: vedo ancora le stesse facce di quando ho smesso con la Nazionale, 15 anni fa. Così non circoleranno mai idee nuove”.

Nel frattempo né Ventura e né Carlo Tavecchio hanno dato le loro dimissioni. L’ex capitano rossonero ha spiegato: “Ognuno in una situazione del genere, quando c’è un fallimento, deve prendersi le sue responsabilità. E nelle responsabilità sono implicite le dimissioni. Pensare alle dimissioni dei vertici Figc non è sbagliato e nemmeno chiedere al presidente del Coni e al ministro dello sport un intervento per cambiare. Ma non per cambiare un singolo ingranaggio“.

Servono quindi delle nuove riforme per rifondare il nostro calcio e la Nazionale. Maldini ha le idee chiare su qual è la prima cosa da cambiare: “Su questi temi ci si può confrontare, ma più dell’elenco conta il principio. Il calcio giocato deve tornare al centro del sistema. È il problema principale della Figc“.

 

Redazione MilanLive.it

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