Gattuso: “Milan, vietato sbagliare. Gruppo eccezionale, contratto non è priorità”

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (foto acmilan.com)

MILAN NEWS – L’incredibile tour de force del Milan sta finalmente per chiudersi. Prima di rilassarsi, però, c’è ancora un altro sforzo da fare: battere il Chievo domani a San Siro per continuare a sognare la Champions League.

La squadra rossonera è reduce dalla sconfitta all’Emirates Stadium e la conseguente eliminazione dall’Europa League. Ma il Diavolo non è tornato da Londra con le ossa rotte. Anzi, tutt’altro. La prestazione e la personalità dimostrata contro i Gunners alimentano il buon momento del Milan, che domenica scorsa ha ottenuto a Genova una vittoria incredibile grazie ad André Silva. Ora però bisogna rimanere concentrati perché il Chievo non è mai una squadra facile da affrontare.

Milan-Chievo: le parole di Gattuso

Gennaro Gattuso è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita, l’ultima prima della sosta: “In questo momento è giusto anche riposare, perché abbiamo giocato tanto e sempre gli stessi, qualcuno sta facendo un po’ di fatica. Dobbiamo fare un lavoro di qualità. Giochiamo con una squadra che sta facendo fatica, ma gioca insieme da tanti anni, si conoscono. Bisogna stare attenti. Mi preoccupa anche il fatto che il Chievo non ha mai vinto contro il Milan a San Siro. A noi serve assolutamente vincere perché poi dopo possiamo fare due settimane tranquille“.

Negli ultimi giorni si è parlato molto di un imminente rinnovo di contratto. Ma, come al solito, il tecnico non ci pensa: “Non c’è nessun problema del contratto, non capisco tutta questa importanza. La società sa dove sono, ma oggi non è la priorità: lo è fare bene, respirare l’aria di giovedì, noi dobbiamo stare su quei campi, il Milan deve stare in quei palcoscenici. Non ci dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti e adesso ce la stiamo giocando. E non bisogna mollare una virgola. Noi siamo questi, dobbiamo mettercela tutta, dopo vediamo. La società non scappa come non scappiamo noi“.

Filippo Inzaghi, Clarence Seedorf e Christian Brocchi hanno ottenuto dei fallimenti sulla panchina del Milan. Lui è il primo grande ex ad ottenere dei buoni risultati: “Non penso a quello che sto facendo o chi ha fatto peggio o meglio di me. Devo continuare il lavoro che ho cominciato tre mesi, dare convinzione ai ragazzi, lavorare con loro e convincerli che è una squadra forte. Non faccio tabelle. Vivo alla giornata. E se oggi sono arrivati risultati è perché ho ragazzi eccezionali, che mi stanno dando tutto. L’allenatore è bravo quando c’è una squadra che lo segue e trovare questi ragazzi è stata la mia fortuna“.

A Londra Gattuso ha varato un modulo diverso rispetto al solito. Ma il tecnico ci tiene a chiarire: “In fase di non possesso eravamo 4-4-2, ma poi abbiamo sviluppato il gioco come nel 4-3-3. I numeri bisogna leggerli: è la partita in cui abbiamo subito più tiri in porta da quando ci sono io. Questa è una squadra, e lo ripeto, che deve giocare con equilibrio. Appena lo perdiamo, sembriamo una banda musicale. Giocare a due si può fare, ma la fluidità non è come con il 4-3-3. Priorità all’equilibrio, altrimenti andiamo in difficoltà“.

Daniel Welbeck ha avuto molte critiche dai tabloid inglese per il tuffo di giovedì: “Non ho letto nulla, ma 22 anni ho fatto un’esperienza di un anno e mezzo in Scozia. So come ragionano, la loro mentalità. Loro sono sportivi, quando sbagli vanno giù pesante perché credono all’onestà degli atleti. Non posso giudicare Welbeck, perché anche io ci provavo… Nessuno vuole perdere, sarei un’ipocrita a dire che ha sbagliato. Ha sbagliato chi gliel’ha dato… Calhanoglu? Doveva buttarsi perché è stato preso. Pensa un rigore dopo cinque minuti… poteva cambiare la storia“.

Contro l’Arsenal sono state due partite fondamentali per lui e per la squadra: “Sono state due partite che ci hanno fatto bene. Ci hanno fatto capire che bisogna migliorare ancora su mentalità ed esperienza. Ma questo lo sapevamo. L’obiettivo è ricordarsi queste due serate: abbiamo vissuto qualcosa di bello e quando scendiamo in campo dobbiamo ricordarcene“. Sul derby contro l’Inter da recuperare: “Non posso decidere quando. C’è il CONI, la Federazione, i dirigenti. La decisione la prenderanno loro. Ci diranno la data e noi la prepariamo“.

Il rientro di Andrea Conti è sempre più vicino: “Oggi vediamo se portarlo in panchina o no. Gli unici non disponibili sono Abate e Calabria. Formazione? Le partite si giocano dall’inizio, non credo a gente che può entrare e risolvere la partita. Siamo un collettivo, una squadra. Specialmente domani partire con veemenza dal primo minuto. Scenderà in campo la formazione migliore, non si farà nessun ragionamento“. Suso è sempre decisivo nelle giocate, ma non è brillante in quest’ultimo periodo: “Ha giocato tante partite di fila, normale che non può giocare sempre con veemenza. A livello tecnico però sta facendo bene. Lui ha bisogno di lavorare di qualità e poi riposare“.

Hakan Calhanoglu ha trovato un gran gol giovedì. Ma per Rino il turco non è importante solo per la balistica: “Calcia spesso, ma deve prendere la porta. Ci può servire sulla balistica dai calci piazzati perché ha forza e precisione. Non deve solo tirare in porta e fare gol. Anche per la qualità e la quantità: parlare di lui come uno che sa solo calciare è riduttivo. Oggi ci dà forza fisica e qualità di gioco“. Il tecnico del Milan è felice anche di André Silva: “Siamo contenti di lui. Ha fatto il primo gol in Serie A, giovedì ha fatto una buona partita. In questo momento per farlo crescere ha bisogno di minutaggio. E’ molto apprezzato da tutti, bisogna metterlo nelle condizioni migliori“.

Un pensiero sul VAR, che non sarà nelle competizioni europee nemmeno l’anno prossimo: “Secondo me è giusto che ci sia anche in Europa. Non capisco perché restare fermi sulla linea. Molto meglio lo schermo piuttosto che i giudici di porta che stanno fermi lì per novanta minuti. La tecnologia è molto meglio dell’occhio umano a volte“.

 

 

Redazione MilanLive.it

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