G. Galli: “Donnarumma resti al Milan solo se convinto”

Giovanni Galli (foto dal web)

MILAN NEWS – Nel 1986 al Milan iniziò una nuova era con a capo Silvio Berlusconi. Fra i primi acquisti c’era anche il portiere Giovanni Galli, che ha ripercorso alcune tappe della sua esperienza in rossonero in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Lui fu uno di quelli che arrivò al raduno del Milan all’Arena con l’elicottero: “Mi chiedevo dove volevano che arrivassimo. Mi sentivo catapultato in un mondo nuovo, perché ero abituato alla gestione familiare dei Pontello a Firenze, dove andavo agli allenamenti in bicicletta“. Fin dall’inizio, però, il suo nuovo presidente era stato chiaro: “Ad Arcore aveva invitato i nuovi acquisti e disse a mia moglie che le avrebbe sequestrato il marito perché dovevamo vincere tutto, dimostrandosi subito di un’altra categoria“.

Il ricordo più bello della sua esperienza rossonera è il primo scudetto nel 1988 vinto a Como: “Anche se mi è rimasto il rammarico di non aver sollevato un trofeo quel pomeriggio. Per fortuna, poi, alla sera c’è stata la festa coi tifosi a S. Siro“. Dopo la seconda Coppa dei Campioni, decise di andar via: “Quando tornammo da Tokyo, dove avevamo vinto l’Intercontinentale, Sacchi mi disse che avrebbe avuto bisogno di me nella partita successiva e invece a Bari non giocai. La cosa si ripetette, forse per i contrasti fra Sacchi e Berlusconi. E allora chiesi di andar via, perché speravo di vincere un’altra coppa dei Campioni con il Napoli“.

Galli racconta così quali sono le differenze, secondo lui, fra Arrigo Sacchi e Maurizio Sarri: “Tutti e due amano l’organizzazione. Sacchi è stato un rivoluzionario in un’epoca in cui non era facile prendere le contromisure. Anche Sarri studia molto, ma oggi tutti studiano tutto e quindi per lui è più difficile sorprendere gli avversari“. Infine un pensiero su Gianluigi Donnarumma, che potrebbe andar via in estate: “Il Milan ha vinto 7 Champions senza di lui e quindi deve rimanere soltanto se è convinto al 100 per 100, come Baresi che giocò due anni in B“.

 

Redazione MilanLive.it

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