Bonucci, la fuga al Milan e il nuovo desiderio di Juve

Leonardo Bonucci
Leonardo Bonucci (©Getty Images)

MILAN NEWS – Strappi, rotture, litigi, divari incolmabili. Ma il calcio, così come la vita, è strano e volubile e anche situazioni tese tra compagni di squadra col tempo sembrano in grado di sistemarsi.

E’ la sintesi della storia di Leonardo Bonucci, o meglio del suo ultimo anno da professionista. Un anno fa arrivava la rottura totale con la Juventus, la crisi del settimo anno in bianconero; colpa dei rapporti logori con Massimiliano Allegri, il litigio di Palermo andato in mondovisione, lo sgaballo punitivo di Oporto in Champions League. Bonucci aveva capito di essere di troppo, in crisi con parte dello spogliatoio. Il Milan ha colto al volo l’occasione portando il difensore in rossonero, offrendogli un maxi-contratto e dandogli la fascia di capitano: una soluzione ideale per tutti, anche per la Juve che non ha poi tanto sofferto per l’addio del suo ex leader difensivo.

Ma dopo un anno da quel 14 luglio 2017 che segnò l’inizio dell’era milanista per Bonucci, le cose sembrano nuovamente cambiate: i rapporti con gli ex compagni e con Allegri sono tornati sereni a distanza, merito di Giorgio Chiellini, amico fedele del capitano rossonero anche fuori dai campi, il quale lo ha spesso invitato a tornare dalle parti di Vinovo. Un’idea folle che negli ultimi giorni sta diventando concreta, perché come riporta la Gazzetta dello Sport il Milan vuole fare cassa con la sua eventuale cessione, perché la Juve cerca un difensore di esperienza e l’ipotesi di riportare a casa Bonucci piace a molti.

L’emblema di questa folle storia è Cristiano Ronaldo: l’avventura juventina di Bonucci si concluse nella notte di Cardiff, la finale di Champions League persa contro il Real Madrid proprio sotto i colpi di CR7; ed ora sarebbe proprio il fenomeno portoghese ad accogliere Bonucci in maglia bianconera, come nuovo compagno di squadra di extra-lusso. Un motivo in più per ritornare dove è diventato un calciatore vero, un difensore di qualità. Non sarebbe un tradimento al Milan, che lo ha comunque accolto con entusiasmo e calore, bensì un naturale quanto sorprendente ritorno alle origini, ad una sfida che forse Leo non ha mai realmente abbandonato.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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