Milan, Suso: “Mentalità non da grande squadra. Società dà tranquillità”

Suso e Mateo Musacchio (©Getty images)

MILAN NEWS – Lunga intervista speciale rilasciata da Jesus Suso ai microfoni dei colleghi di Milan TV. Il fantasista rossonero ha raggiunto le 100 presenze con il Milan giovedì scorso, e questo è stato l’argomento principale di discussione.

Anzitutto però si è parlato del momento della squadra e della sfida imminente contro il Sassuolo: “Sono una squadra molto organizzata. Sa quello che deve fare. È in un grande momento ed è più difficile quando una squadra sta così. Dobbiamo pensare a noi stessi. Penso che giochiamo molto bene, da grande squadra, la mentalità forse non è da grande squadra ma di base stiamo giocando molto bene e le cose buone ci sono. In poco tempo, con un po’ di fortuna, quando vinciamo non ci fermiamo più”.

Sulla vicinanza della nuova società del Milan: “Sono molto vicini, si vede che è tutto molto chiaro. È una cosa che sia per i tifosi, per i giocatori, per lo staff da tranquillità”. 

L’arrivo al Milan, dopo la parentesi nel Liverpool: “Mi ricordo che ero a Liverpool, mancavano sei o sette mesi alla scadenza del contratto con il Liverpool. C’era l’opzione Milan, ho sentito che poteva andare a buon fine e non avevo nessun dubbio, con una società così è impossibile dire di no. “Ero venuto a fare le visite e poi son tornato a Liverpool, volevo stare qua e non tornare più. Mi ricordo Inzaghi allenatore, mi ricordo tutto, ero felice. Giocare cento partite nel Milan mi rende molto orgoglioso e felice”. 

Il gol più bello segnato con la maglia del Milan, e sui derby contro l’Inter: “Quello che mi rende più felice è l’amichevole con Inzaghi in cui ho fatto doppietta. Non avevo mai giocato fino a quella amichevole e avevo la possibilità di fare bene, penso di aver giocato molto bene, ho fatto due gol. È stato un momento molto difficile perché ho fatto vedere al Mister di poter giocare. Come gol bello, quello di Udine è stato un gran gol. Ma fare due gol così nel primo derby, rende quella una partita speciale, era la settimana del mio compleanno. È stata una gara da dieci”.

Il passato nel Genoa in prestito con allenatore Gian Piero Gasperini: “Io mi ricordo benissimo, c’era Mihajlovic al Milan e mi allenava molto bene, volevo migliorare e mi sentivo bene. Pensavo di poter dare una mano alla squadra ma non avevo avuto la possibilità e volevo andare a giocare in prestito per dimostrare che potevo essere da Milan. Sono andato al Genoa, quei mesi sono stati felici, era un gruppo bellissimo e il Mister mi ha dato fiducia da subito”.

Infine un parere sui compagno più forti con i quali ha giocato in rossonero: “Questo è difficile, posso dirne uno recente ed è Higuain e si vede che è un centravanti diverso, ha un livello molto alto e poi se parliamo anche di qualità posso dire Menez. Quando aveva la palla tra i piedi era un giocatore differente”.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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