Milan, Gattuso: “Dobbiamo solo vincere. Cutrone? Ha ancora dolore”

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (foto AC Milan)

MILAN NEWSGennaro Gattuso alla vigilia di Milan-Chievo Verona, match valido per l’8.a giornata di Serie A, ha sostenuto la consueta conferenza stampa a Milanello.

Il Milan arriva dall’impegno in Europa League contro l’Olympiacos, più complicato di quanto il risultato lasci intendere. Contro il Chievo non si dovrà abbassare la guardia per nessuna ragione, conquistare i tre punti domani è troppo importanti per dare continuità alla prestazione e muovere in avanti la classifica. Inoltre una vittoria prima della sosta per le nazionali, permetterebbe un riposo più tranquillo nell’ambiente.

Milan-Chievo: la conferenza stampa di Gattuso

Anzitutto il mister ha parlato dell’avversario, e dell’obiettivo di domani: “L’obiettivo è la vittoria, portare 3 punti a casa. Pensavi dicessi di non subire gol? Si, ma porta male. Poi lo prendiamo. Sulla carta sembra facile, ma non sarà così. A livello tattico sono ben messi in campo, pericolosi nei calci piazzati. Servirà grande partita a livello tecnico, veloci e sbagliare meno possibile”.

Su Hakan Calhanoglu: “Spero per lui sia tornato. La prestazione con la Roma l’ha fatta un mese fa, non due anni fa. Ha giocato a tutto campo, a livello qualitativo e di corsa. Ci stanno le difficoltà. Ma deve trovare la precisione. Non è questione fisica. Tante volte stoppava e non era veloce per caricare passaggi o tiri. Deve lavorare su questo. Pensa troppo, e non deve farlo. Ha talento, ha 10 gol sui piedi, perché è uno che butta giù le porte. Deve stare tranquillo, ha vissuto momenti a livello familiare ma sente affetto da noi”.

Su Patrick Cutrone e i nuovi acquisti: “Mi mette sempre in difficoltà. Ma io non mi diverto a lasciarlo in panchina. Ero disperato senza di lui. Riesce a buttarla dentro, ma non solo, cambia le partite con l’entusiasmo e il dinamismo. Sembra che io sono fissato col 4-3-3, ma le partite le leggo in maniera diversa. So fare anche altri moduli, ma serve farli bene. Altrimenti la squadra non rende al massimo. Nazionale? Deve essere una gioia incredibile, io non penso niente. Gli fa male la caviglia, ha dolore, poi deciderà l’Italia. Castillejo non ha giocato al massimo giovedì, Bakayoko bisogna aiutarlo, fa fatica. Ma sono contento dei nuovi, anche Laxalt”.

Sui tifosi: “L’orario non ha agevolato i tifosi allo stadio, siamo sulla media di 45-50.000. L’entusiasmo c’è, speriamo di non prendere fischi. Dobbiamo dare continuità di risultati. Il problema non sono i tifosi, sono sempre presenti e ci hanno fatto sentire la propria voce. Sono concentrato al Chievo, Dopo penseremo ad altro”.

Sui miglioramenti ai quali punta per la sua squadra: “Ho sentito l’altro giorno che non abbiamo giocato bene con l’Olympiakos, ma ora dobbiamo vincere le partite. Preferisco essere meno belli per ora e vincere qualche partita di fila. Questa squadra gioca bene, si muove, ma dobbiamo migliorare il fare qualcosa di diverso, cambiare modulo, perché non ci troviamo bene. Facciamo pochi falli, riuscire a giocare anche sugli avversari”.

Ancora su Tiémoué Bakayoko: “Le responsabilità sono tutte mie. A livello tattico non sono riuscito a entrargli intesa. Bisogna fargli capire i movimenti, ma la responsabilità è mia e dello staff. Ha buone qualità e può darci una mano. Problema di lingua? No, parliamo bene con lui, tutti conoscono il francese. Non l’ho messo in condizione di farlo esprimere al massimo”.

Su Gianluigi Donnarumma e Patrick Cutrone: “Influenzati da Reina e Higuain, sono figure importanti che danno qualità e professionalità. Quando vedi giocatori fa, devi fare copia incolla. E’ quello che succedeva da anni qui nello spogliatoio a Milanello”.

Salto di qualità della squadra: “Non lo so, ogni partita è diversa. L’altro giorno eravamo partiti bene e poi abbiamo subito gol dall’Olympiacos. Abbiamo avuto voglia di reagire. Fino al 70′ facevamo fatica, pressione senza senso. Poi siamo stati bravi. Bel cross di Rodriguez, e gol di Patrick. Voglio vedere la reazione. Pensavamo a palleggiare, ma ci manca sempre qualcosa. A livello mentale queste ultime partite ci hanno sbloccato”.

Sui giocatori in rosa, tra titolari e panchinari: “Ognuno dei giocatori ha caratteristiche diverse, Castillejo non è Calhanoglu o Suso. Bisogna sfruttarli. Sono contento, poi è normale che c’è chi giochi meno. Per come si allenano sono contento, questi ragazzi ce la mettono tutta. Rodriguez sta giocando bene. Quando gli arrivano palle difficili le rende facili. Non va mai in ansia, esce dalla pressione in maniera pulita. Può spingere di più, sono soddisfatto. E’ n giocatore internazionale, fa bene le due fasi. E’ migliorato a livello difensivo, l’anno scorso era preoccupato, ora è libero”

Su Zlatan Ibrahimovic: “Sei fissato con Ibra, non parlo di giocatori che non ho. Parla con Leonardo. Se devo parlarti del giocatore, dico che era un leader. Se non sei forte mentalmente, ti distrugge perché vuole sempre vincere ed è esigente con i compagni. In una squadra può essere un valore aggiunto, ma puoi anche perdere qualcuno per strada. Ritorno? Decideremo insieme con la società, ma per ora è aria fritta. Attaccante a gennaio? Vorrei tante cose, ma non sempre si possono avere. Non posso perdere energie per pensare a gennaio, ci sarà il momento per parlare con la società. E’ riduttivo parlare oggi di gennaio. Ora dobbiamo pensare solo ad arrivare in Champions League”

Sugli schemi da calcio piazzato e sul modulo con o senza Patrick Cutrone titolare: “Cambiando in base all’avversario. Non segniamo da tanto su calci da fermo, ma cambiamo spesso. Sappiamo che per le caratteristiche di Cutrone, può cambiare la partita quando entra. Negli ultimi 20 minuti le partite si cambiano e lui ha questa dote di spaccare le partite. Non so se è meglio nel finale o titolare, ci sono state partite da titolare e ha mostrato buone caratteristiche”.

Cos’è il Milan, chiede Pellegatti, rispetto agli avversari in lotta per la Champions League: “In questo momento abbiamo dimostrato tanti difetti, bisogna correggerli. Ci sono tante cose buone, ma dobbiamo lavorare.Serve tempo, per questo si pensa partita dopo partita. Non siamo lontano dalle altre rivali, abbiamo margini di miglioramento. Abbiamo perso punti per strada, ma dobbiamo continuare a lavorare e credere in quel che facciamo”.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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