Weah, il retroscena di Perinetti: “Il Napoli lo aveva preso”

George Weah
George Weah (©Getty Images)

CALCIOMERCATO MILANGeorge Weah è stato un grande attaccante negli anni Novanta, il riuscendo anche a vincere il Pallone d’Oro e il FIFA World Player nel 1995. Un giocatore che ha saputo farsi apprezzare anche per il suo carattere, oltre che per le innegabili qualità.

In Italia lo abbiamo conosciuto bene grazie al suo trasferimento al Milan nell’estate 1995. Fu subito protagonista della vittoria dello Scudetto, l’ultimo vinto da Fabio Capello sulla panchina rossonera. E lo fu anche in quello della stagione 1998-1999 conquistato a sorpresa con mister Alberto Zaccheroni. Un totale di 58 gol in 147 presenze a Milano, prima dell’addio nel gennaio 2000 per passare al Chelsea e poi proseguire la carriera tra Manchester City, Marsiglia e infine Al Jazira.

Calciomercato Milan, Weah fu vicino al Napoli

Giorgio Perinetti, attuale direttore generale del Genoa, dal 1987 al 1992 ha lavorato nel Napoli e in questi giorni ha ricordato un interessante retroscena riguardante proprio Weah. L’esperto dirigente ha rivelato che il centravanti originario della Liberia era stato ad un passo dal vestire la maglia azzurra.

Questo il racconto di Perinetti ai microfoni di Radio Crc: «C’ero nel 1992-93 quando il Napoli giocò contro il Psg. Il Napoli aveva preso Weah, eravamo molto avanti nella trattativa. Lo avevamo preso dal Monaco con Ferlaino e Damiani. Non fu un problema di soldi. Andammo su Bergkamp, provammo a prenderlo attraverso Raiola, avevamo il contratto firmato. Lui rinunciò un mese dopo, ma non poté arrivare in Italia. Weah è il maggior rimpianto della mia vita, poi prendemmo Fonseca».

L’allora bomber del PSG, squadra che stasera ospita proprio il Napoli in Champions League, alla fine rimase a Parigi. Poi nell’estate 1995 arrivò il Milan, che lo acquistò per circa 11 miliardi di lire. L’ambiente rossonero era stato scosso dal ritiro di Marco van Basten, ma trovò nel liberiano un attaccante di valore. Ovviamente non paragonabile al fenomeno olandese, però la sua esperienza a Milano può dirsi complessivamente positiva. Oggi George è presidente della Liberia e spera di fare grandi cose per migliorare la situazione del suo Paese.

 

Matteo Bellan

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