Milan, flop da 400 milioni: cessioni inevitabili senza Champions

Hakan Calhanoglu e Krzysztof Piatek
Hakan Calhanoglu e Krzysztof Piatek (©Getty Images)

NEWS MILAN – 398 milioni di euro. Un’enormità. Cifra – sottolinea il Corriere dello Sport – che corrisponde a quanto investito dal Milan negli ultimi due anni per rinforzare la squadra.

Prima 214 milioni con la gestione cinese sotto la direzione di Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone, poi altri 184 targati Elliott Management Corporation col nuovo duo composto da Leonardo e Paolo Maldini prima dell’arrivo di Ivan Gazidis. È vero che nel frattempo sono state realizzate cessioni pari a 134 milioni, ma il saldo negativo comunque non supera i 260. Il problema più che altro – sottolinea il quotidiano – è che, alla riprova del campo, la squadra non ha dimostrato di valore tutto quel denaro investito. Un anno fa, infatti, il Diavolo non ha fatto altro che confermare il 6° posto conquistato nel campionato precedente. Nella stagione attuale, invece, c’è addirittura il rischio che i rossoneri facciano perfino peggio.

E ora, senza Champions League e soprattutto con una nuova sentenza Uefa all’orizzonte, si rischia il collasso. Senza i premi europei che attenuerebbero gli effetti, saranno necessari dei sacrifici per rimettersi in regola. Ovvero le cessioni pesanti. E Gattuso – rivela il CorSport – potrebbe non essere l’unico a pagare le conseguenze di un disastro di proporzioni titaniche. Non sarebbe una sorpresa – si legge – se ci fossero altri avvicendamenti a livello dirigenziale.

 

 

 

Redazione MilanLive.it

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