Milan, allarme attacco: serve una svolta già a Torino

Il Milan di Marco Giampaolo calcia poco in porta e realizza pochi gol. Nelle prime quattro giornate numeri impietosi. A Torino serve migliorare.

Krzysztof Piatek
Krzysztof Piatek (©Getty Images)

Un Milan sicuramente deludente nelle prime quattro giornate di campionato, le aspettative erano differenti. E’ vero che siamo solo all’inizio di stagione, però è già necessaria una svolta.

Le difficoltà maggiori della squadra c’è sicuramente quella di fare gol. Quello milanista è il peggiore attacco della Serie A: solamente 2 gol (1 su rigore) realizzati in quattro match. Marco Giampaolo fin da subito ha detto di volere un gioco propositivo e offensivo, dunque in grado di creare i presupposti per andare in rete più volte. Tuttavia, finora la manovra è stata abbastanza sterile.

Milan, col Torino bisogna cambiare: più tiri e gol

Il Milan tira poco in porta. Pur cambiando alcuni interpreti, il risultato non è cambiato. Del gioco brillante che Giampaolo ambiva a far mettere in pratica non si è visto praticamente nulla. E la sconfitta netta nel derby contro l’Inter ha messo ulteriormente in mostra i limiti della squadra.

Sicuramente il mister si attendeva qualcosa di più dai propri giocatori offensivi, troppo imprecisi e poco ludici in certe situazioni. Jesus Suso e Krzysztof Piatek sono stati praticamente dei punti fermi in questo avvio di campionato, ma senza convincere. Contro Udinese e Brescia il tridente è stato completato da un Samuel Castillejo più fumo che arrosto, poi a Verona con l’Hellas hanno giocato Lucas Paquetà nel primo tempo e Ante Rebic nella ripresa.

Contro l’Inter chance per Rafael Leao, che ha mostrato qualche guizzo interessante. Il portoghese dovrebbe essere confermato anche stasera in Torino-Milan, quando tutto il gruppo rossonero sarà chiamato a rialzarsi e a reagire in seguito alla sconfitta nel derby.

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