L’architetto dello studio anglo-americano ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche del suo progetto per il nuovo impianto di Milan e Inter. 
C’è grande curiosità su quale potrà essere il progetto architettonico che Milan, Inter e Comune cittadino sceglieranno per la costruzione del nuovo stadio.
L’impianto sorgerà in area San Siro, con l’automatico abbattimento dello storico impianto calcistico. Intanto sono due gli studi che si contendono il bando del progetto: gli statunitensi di Populous e gli anglo-americani di Manica-Cmr.
Massimo Roj, architetto e capo del progetto stadio per lo studio di Manica, ha parlato oggi a Radio Sportiva per quanto riguarda le caratteristiche specifiche del suo disegno.
Sarà un impianto dove l’unione di rossoneri e nerazzurri apparirà come elemento centrale: “Gli anelli simboleggiano l’unione tra i due club, Inter e Milan. Abbiamo cercato di legare il progetto alla città di Milano. Avremo più di 3.000 alberi che diventeranno il polmone verde del quartiere, ci sarà una rigenerazione urbana che consentirà all’area di essere sempre fruibile”.
La capienza possibile sta facendo discutere: “Abbiamo previsto che i posti possano aumentare fino a 63-65.000, permettendo allo stadio di ospitare le finali Uefa. Il pubblico sarà molto vicino al campo, ci sarà un effetto ‘muro’. Il pubblico potrà quasi toccare l’erba come negli impianti europei”.
Nello spazio dell’attuale ‘Meazza‘ avverrà un’altra modifica: “Lo spazio dedicato a porte e anelli di San Siro non verrà toccato, ma sopra sorgerà un centro commerciale”.
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