Stadio Milan-Inter, le ultime: prende corpo il piano B

Arrivano notizie importanti in merito alla questione dello stadio di Milan e Inter che sostituirà lo storico impianto di San Siro.

A prescindere da quello che sarà il futuro societario del Milan, uno dei progetti principali e più rilevanti in casa rossonera resterà comunque la costruzione di un nuovo stadio.

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“La Cattedrale” di Populous, quello che dovrebbe essere il nuovo stadio di Milan e Inter a San Siro (©Ansa Foto)

L’idea nata in condivisione con l’Inter è quella di riuscire ad ottenere un impianto nuovo di zecca, con caratteristiche ben precise. Uno stadio in linea con gli impianti più moderni d’Europa e che sia fruibile a 360 gradi. Inoltre tale innovazione garantirebbe introiti nuovi e onerosi per le casse dei due club.

In tal senso arrivano oggi le dichiarazioni del presidente rossonero Paolo Scaroni. Il dirigente ex ENI è stato delegato dalla proprietà Elliott di occuparsi personalmente del progetto stadio, facendo da tramite nei dialoghi con i colleghi interisti e con la Giunta comunale milanese.

Scaroni: “Progetto stadio centrale, anche con nuovi proprietari”

L’intoppo sul nuovo stadio è rappresentato dai rallentamenti del Comune. Non sembra ancora arrivare l’ok per l’abbattimento dello storico stadio Giuseppe Meazza e la creazione di una nuova struttura nell’area di San Siro.

Scaroni è piuttosto chiaro sull’andamento del progetto: “Sono passati 1.000 giorni, abbiamo rinunciato alle volumetrie e siamo venuti incontro al Comune. Questo deve diventare lo stadio di Milano al più presto, non devono passare altre migliaia di giorni. Ipotesi fuori Milano? Si tratterebbe comunque di zone periferiche ma vicine alla città, raggiungibili con i mezzi pubblici. Ogni giorno che passa il piano B prende sempre più corpo rispetto all’ipotesi del nuovo San Siro“.

Parole chiare che cercano di far affrettare i tempi al Comune di Milano. La creazione del nuovo stadio, con il piano architettonico dello studio Populous, è fondamentale in termini economici: Il Real Madrid incassa 145 milioni annui, il Milan 34. Non si può pensare di competere con ricavi così differenti ad alti livelli. L’urgenza del nuovo stadio è assoluta, appena avremo il progetto approvato noi partiamo, che sia San Siro o altrove”.

Infine Scaroni ha fatto intendere come, anche con una nuova proprietà al timone, il Milan continuerà a puntare sul nuovo stadio: “Chiunque sia proprietario di Milan o Inter vuole il nuovo stadio, dev’essere una priorità assoluta, lo sa anche il sindaco Sala. Gli arabi? Non posso rispondere su questioni in cui non sono soggetto. Elliott e gli altri investitori del Milan sono chiamati in causa, non io”.

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