Elliott-Milan, si chiude il sipario: la cifra della cessione può salire

Sembra ormai al termine l’avventura del fondo Elliott Management come proprietario assoluto delle quote dell’A.C. Milan.

Sassuolo-Milan sarà il crocevia definitivo per moltissime situazioni. In primis per la vittoria dello Scudetto 2021-2022, un titolo che i rossoneri vogliono a tuti i costi e meritano dopo l’ottima stagione disputata.

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Paolo Scaroni e Gordon Singer (©LaPresse)

Sarà però anche l’ultimo atto ufficiale, almeno secondo le indiscrezioni delle ultime 48 ore, per la proprietà Elliott Management a capo della società rossonera. Non a caso Paul e Gordon Singer, i padroni del fondo statunitense, saranno presenti al Mapei Stadium oggi pomeriggio, per l’importanza dell’evento e forse anche per salutare definitivamente.

Le voci si rincorrono. Nelle prossime settimane Elliott dovrebbe trovare l’accordo per la cessione delle quote Milan. Sfumata la trattativa poco convincente con gli arabi di Investcorp, sembra tutto apparecchiato per il passaggio ad un altro fondo statunitense, con risorse diverse ma piani strategici simili: RedBird Capital Partners.

Lo stadio al centro del progetto di RedBird

Nonostante il fondo Elliott sia una società a dir poco ‘fredda’, abituata a gestire asset finanziari per diverso tempo e poi cederli altrove per ottenere plusvalenze, c’è chi ammette che Gordon Singer sia particolarmente legato al Milan.

Infatti è probabile che la trattativa con RedBird preveda una quota di minoranza ancora nelle mani di Elliott, per un passaggio graduale ed un aiuto nel finanziamento dell’affare. Intanto, visti anche i risultati del Milan sul campo ed i miglioramenti dei conti societari, la cessione delle quote di maggioranza potrebbe salire di prezzo: dai 1,3 miliardi previsti si potrebbe arrivare a 1,8 miliardi di euro, anche dilazionati nel tempo.

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Gerry Cardinale (foto Twitter)

Dopo la giornata campale di oggi si parlerà seriamente di futuro. La trattativa con Gerry Cardinale, ex manager di Goldman Sachs, dovrebbe andare in porto senza troppi intoppi. Il progetto virtuale esplicato da RedBird sembra convincere gli attuali proprietari: sul tavolo un modello molto ‘americano’ tra investimenti, scelte strategiche e gestione dell’asset.

Lo stadio di proprietà sarà il fulcro del progetto. Cardinale con il suo fondo ha puntato molto sull’entertainment legato allo sport, sugli eventi e sulle infrastrutture utilizzabili 365 giorni l’anno. Un impianto totalmente rossonero, pronto ad accogliere pubblico di ogni genere, sarà sicuramente tra i piani principali dei futuri proprietari.

Difficile che l’idea di uno stadio in comune con l’Inter (a San Siro o altrove) possa stuzzicare la mente di RedBird. Il Milan viaggia verso un futuro diverso, possibilmente più ricco e roseo. Partendo, ci auguriamo, indossando il tricolore sul petto.

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