Leao, la rivelazione dell’ex Milan: “Lo faceva ogni volta”

L’ex giocatore rossonero ricorda i suoi ex compagni, tra cui anche il portoghese e la sua timidezza: “Ma ora è il più forte della Serie A”

Domani sera il Milan affronterò a San Siro la Dinamo Zagabria per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League. Dopo il pari in casa del Salisburgo all’esordio, i rossoneri devono battere i croati in casa prima della sfida col Chelsea.

Rafa Leao
Rafa Leao (©LaPresse)

Non si preannuncia una sfida semplice perché la Dinamo ha battuto i Blues all’esordio e vuole continuare a stupire, e inoltre ci saranno tanti tifosi a sostenere la squadra a Milano. Intanto oggi la Gazzetta dello Sport un croato ex Milan, acerrimo nemico della Dinamo Zagabria, ovvero Ivan Strinic, laterale sinistro dei rossoneri nella stagione 2018-19.

L’ex giocatore ha dato diverse indicazioni interessanti sul prossimo avversario del Milan, di cui conosce bene l’allenatore, che lo convocò in nazionale nel 2016: “In Croazia è visto come un fenomeno. Di sicuro avrà preparato la partita nei minimi dettagli. Ricordo sedute video interminabili per analizzare l’avversario e ore di tattica”.

Strinic hai poi ricordato il suo passato rossonero e parlato dei suoi ex compagni, a partire da Ante Rebic, assente domani: “Peccato che non ci sarà. Lui è così, forte e silenzioso. Si accende all’improvviso. A Milano sta alla grande, spesso mi racconta il mondo rossonero. Dice che l’arrivo di Ibra, unito a quello di Maldini e Massara, ha cambiato ogni cosa. Parla dello svedese e sostiene che c’è stato un prima e un dopo Zlatan”.

Strinic ha avuto molti problemi fisici al Milan, tra cui anche un problema al cuore e altri infortuni fastidiosi, per cui non è riuscito ad incidere in rossonero e ha di conseguenza deciso fermarsi, senza poi più riprendere. Il croato ha descritto anche un altro grande protagonista del Milan attuale, con cui ha giocato, ovvero Rafa Leao: “Ci siamo allenati insieme qualche mese nel 2019, prima che dicessi basta con il calcio giocato. Ricordo Rafael col sorriso. Era timido, silenzioso, chiedeva il permesso per fare qualsiasi cosa. Anche i capelli erano diversi. Ora è un leader tecnico di alto livello. Il giocatore più forte della Serie A”.

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