Braida lo incorona leader: “E’ l’espressione di chi vuole arrivare anche se non ha più forze”

Le dichiarazioni di Ariedo Braida, ex dirigente del Milan, in vista della semifinale di Champions League. Si parla del Diavolo che ha fatto la storia, ma anche di quello di oggi

Poche ore e il derby di Milano, tra Milan e Inter, avrà finalmente inizio. L’attesa è ormai finita e la semifinale di Champions League è pronta ad iniziare.

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Milan – Braida în vista della semifinale di Champions (©LaPresse) – MilanLive.it

Sarà una sfida tesa, con i nerazzurri che si presentano in grande forma e con tutti i giocatori a disposizione. Simone Inzaghi ha così letteralmente l’imbarazzo della scelta. Il Diavolo, invece, deve fare i conti con la situazione Rafael Leao.

Gli ultimi derby, tra Stefano Pioli e l’ex allenatore della Lazio, hanno sorriso ai nerazzurri: la vittoria in campionato per 1 a 0 e il netto successo in Supercoppa, ma il derby europeo è tutta un’altra cosa.

Derby di Champions

L’Inter in Champions League, contro il Milan, invece, non ha mai vinto. L’ultimo doppio confronto c’è stato nella stagione 2004/2005: ai quarti di finale fu il Diavolo ad imporsi 2 a 0 all’andata e poi a tavolino, dopo la sospensione della partita per via del fumogeno che colpì Dida.

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Milan – Braida încorona Tonali: le parole dell’ex dirigente (©LaPresse) – MilanLive.it

Ma l’euro-derby a cui i tifosi sono più affezionati è quello del 2003, quello che portò alla vittoria finale contro la Juventus. In quell’occasione, c’era chiaramente la regola del gol che valeva doppio in trasferta in caso di parità. Fu il Milan ad imporsi grazie allo 0-0 dell’andata e all’1-1 del ritorno con gol di Shevchenko e Martins.

Parla Braida

Giorni quelli che Ariedo Braida ricorda benissimo: “Probabilmente è stata la settimana più tesa della mia vita – afferma l’ex dirigente rossonero ai microfoni de La Gazzetta dello Sport -. Un derby così lascia il segno, si ricorda per sempre. Non dimenticherò mai e avrò stampato nella testa il gol di Shevchenko e il polpaccio di Abbiati. La rete di Sheva la ricordo come irripetibile, segnò cadendo, contrastato, con la voglia di vincere. Sheva in Ucraina faceva i percorsi militari con Lobanovski, lì o vivi o muori e lui ha scelto di vivere“.

Ma ora è tempo di pensare al derby di stasera. Un’altra semifinale, in cui i nerazzurri ci arrivano da favorita: “Sulla carta l’Inter è favorita, a maggior ragione se il Milan non avrà a disposizione Leao. Lui è troppo forte, decide le partite da solo. Tonali? Credo sia il leader di questa squadra, è un po’ come Gattuso: l’espressione di chi vuole arrivare anche se non ha più forze. Inter? Toglierei Lautaro Martinez”.

 

 

 

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