Come giocherà il nuovo Milan di Massimiliano Allegri: con quattro acquisti la squadra è fatta, ecco l’ipotetica formazione

A sorpresa, il Milan ha scelto Massimiliano Allegri. Sfumato Vincenzo Italiano, che ha scelto di rinnovare e restare a Bologna, Igli Tare è andato dritto sull’ex allenatore della Juventus per sostituire Sergio Conceicao. L’indiscrezione è stata accolta con grande entusiasmo da parte dei tifosi, che considerano da sempre (e anche un po’ inspiegabilmente dopo l’ultimo ciclo alla Juventus) Max una delle migliori opzioni possibili. Per lui sarebbe pronto un contratto importante: tre anni a 5 milioni a stagione. Se fossero confermate queste cifre, aumenterebbe ancor di più il rimpianto per non aver preso Antonio Conte un anno fa.
Quella di Allegri è senza alcun dubbio una scelta di pancia, un modo come un altro per placare gli animi dei tifosi e, soprattutto, ottenere consensi da parte dei media, sempre molto gentili nei confronti dell’allenatore livornese, a prescindere dai risultati. Una scelta anacronistica, insomma, ma a quanto pare la migliore per la società. L’obiettivo è chiaro: non qualificarsi alla Champions è una cosa che non deve più ripetersi perché è un grave danno per le casse della proprietà, e quindi si va su un allenatore che, in un modo o nell’altro, di riffa o di raffa, ai primi quattro posti ci arriva.
Come giocherà il Milan di Allegri, modulo e formazione
Come giocherà il Milan di Allegri? Max lo conosciamo bene: ha allenato già i rossoneri e poi ha raccolto grandi successi alla Juventus, sempre però con squadre di altissimo livello a disposizione. Nel suo secondo ciclo in bianconero, con una squadra forte ma non come quella dei nove Scudetti di fila, sono venuti fuori tutti i suoi limiti da allenatore: proposta di gioco scadente, mancata valorizzazione dei giocatori, comunicazione pessima culminata con il triste show in finale di Coppa Italia.

In questo anno sabbatico, siamo abbastanza certi che Allegri non avrà cambiato il suo modus operandi: lui è quello che “il calcio è semplice” in un momento storico in cui in realtà il calcio va da tutt’altra parte. Siamo però abbastanza certi che questo basterà per raggiungere almeno il quarto posto, ovviamente con una buona campagna acquisti che possa colmare le lacune della rosa. Il Milan oggi ha un direttore sportivo vero che saprà riconoscere i problemi della squadra e sistemarli. Ad esempio, è palese che a questa squadra manchi un difensore centrale di grandi qualità ed esperienza: Gila della Lazio, che lo stesso Tare conosce molto bene, potrebbe diventare un’opportunità.
Rimanendo in tema difesa, con Allegri si punta anche alla permanenza di Theo Hernandez: con lui potrebbe trovare nuove motivazioni per restare al Milan, con o senza rinnovo di contratto (in scadenza fra un anno). Servirà invece un terzino a destra: con Max in panchina, l’idea di tenere Walker non sarebbe così sbagliata considerando che l’allenatore preferisce giocatori già pronti come l’inglese, ma il Milan sembra avere altre idee. Matty Cash dell’Aston Villa, da sempre nel mirino di Moncada, può diventare di nuovo un obiettivo, ma è probabile che Tare tiri fuori qualche altro nome più interessante.
Serviranno almeno due acquisti a centrocampo in un ipotetico 4-2-3-1, modulo utilizzato spesso da Allegri: uno per affiancare Fofana, ed Ederson dell’Atalanta potrebbe essere un’ottima soluzione, e uno per la trequarti per sostituire Tijjani Reijnders, che sembra comunque destinato ad andare al Manchester City. In quella zona del campo, il Milan potrebbe decidere di convincere il Como a cedere Nico Paz, autore di una grande stagione in Serie A; prima però bisognerà andare dal Real Madrid, che ha la possibilità di acquistarlo con una recompra.
Il centravanti del Milan sarà Santiago Gimenez: a gennaio è stato fatto un importante investimento per lui e sarà centrale anche nel prossimo progetto tecnico. C’è però un grande rischio: il messicano è un centravanti d’area di rigore che ha bisogno di supporto da parte della squadra per timbrare il cartellino, non è di certo un attaccante di manovra (con un altro allenatore sarebbe potuto migliorare in quella fase di gioco).
Un’alternativa di gioco potrebbe essere il 3-5-2, altro modulo molto utilizzato dall’allenatore e adatto all’idea del catenaccio (che per Allegri non è un principio di gioco ma piuttosto ammassare più uomini possibili dietro la linea della palla). In quel caso, la formazione potrebbe essere la seguente: Maignan; Gila, Gabbia, Pavlovic; Cash/Emerson Royal, Ederson, Fofana, Loftus-Cheek, Theo Hernandez; Gimenez, Leao/Pulisic.