I rossoneri non hanno terzini titolari quando abbiamo superato la metà di luglio: la decisione presa che lascia molti dubbi oggi

Il Milan, anche con Igli Tare, si conferma una società con poca programmazione e lungimiranza. A oltre la metà di luglio, ai rossoneri mancano ancora diversi tasselli per poter vedere la propria rosa quasi al completo. E tutto questo nonostante cento milioni di euro incassati dalle cessioni di Reijnders, di Theo Hernandez e dal riscatto di Kalulu da parte della Juventus. Massimiliano Allegri lavora a Milanello con quel che può, e si prepara al lungo giro fra Singapore, Hong Kong e Australia per la tournée. Una splendida idea dal punto di vista del marketing e degli introiti, pessima da quello sportivo: di certo, non è la strada giusta per preparare al meglio una stagione (dopo un ottavo posto).
Fino ad oggi, diversi giocatori hanno lasciato Milanello, anche quelli arrivati poco fa. Ad esempio, Joao Felix è rientrato dal prestito al Chelsea e i rossoneri non hanno fatto nulla per provare a tenerselo (come è giusto che sia). Non riscattato nemmeno Riccardo Sottil dalla Fiorentina, un ragazzo italiano che non ha mai avuto l’opportunità di mettersi in mostra. Stessa sorte anche per Kyle Walker, e questo, ad oggi, si può considerare un errore.
Milan, perché non riscattare Walker?
L’acquisto a titolo definitivo dell’inglese dal Manchester City sarebbe costato al Milan poco meno di cinque milioni. Il problema, piuttosto, era l’ingaggio piuttosto alto. In ogni caso, ad oggi, quando abbiamo superato ormai la metà di luglio, i rossoneri non hanno un terzino destro titolare: Allegri sta provando Alex Jimenez e anche Saelemaekers. Ci si chiede quindi perché, a queste condizioni, ampiamente prevedibili, non sia stato riscattato Walker.

L’inglese non ha avuto uno straordinario rendimento in questi sei mesi, ma chi lo ha avuto? Anche Gimenez, acquistato per oltre 30 milioni, ha incontrato inevitabilmente delle difficoltà in un contesto che risucchia chiunque in una sorta di buco nero. Nessuno, oltre a Reijnders, a Pulisic e a pochissimi altri, ha offerto buone prestazioni. Ma il discorso è più ampio: se non c’era già un obiettivo chiaro e definito, forse sarebbe stato meglio tenersi stretto Walker, anche solo per una stagione, e nel frattempo cercare un altro terzino più giovane sul quale costruire il futuro. In questo modo avresti liberato anche Alex Jimenez, che può giocare, e bene, anche a sinistra. Insomma, una scelta che, considerato com’è andata, lascia parecchio perplessi.