Le ultime novità sull’affare Jashari fra il Milan e il Club Brugge: tensione alle stelle con l’entourage, cosa sta succedendo

Siamo a quasi un mese e mezzo di trattative fra il Milan e il Club Brugge per Ardon Jashari. Sembra assurdo a livelli così alti, ma è davvero così. L’offerta dei rossoneri è sempre la stessa: 32 milioni totali fra parte fissa più bonus, i belgi ne vogliono di più e non ne vogliono sapere di abbassare le loro pretese. La società non aggiunge soldi, piuttosto aspetta mentre il giocatore arriva allo scontro con il suo club, con il quale ha un regolare contratto. La strategia è sempre la stessa, insomma, ed è uno dei più grandi problemi del Milan in sede di calciomercato perché allunga i tempi.
Inoltre, è un chiaro segnale che la società non ha alcun tipo di programmazione né di idee chiare, altrimenti oggi il Milan avrebbe in rosa un altro centrocampista, alternativo a Jashari, già da diverso tempo. Nel frattempo da Bruges continuano arrivare notizie di una situazione davvero paradossale fra il ragazzo e la sua squadra: anche oggi ha saltato l’allenamento, dopo non aver preso parte alla fine di Supercoppa, e ha lavorato a parte. Ma c’è anche un altro importante aggiornamento.
Colpo Jashari, le ultime
Anche ieri sono arrivate notizie non positive sulla questione: nonostante il comportamento di Jashari, il Club Brugge non molla e non abbassa le sue richieste, facendo giustamente valere il contratto firmato dal giocatore. I belgi vogliono 40 milioni e da lì non si scappa. Ad oggi nessun’altra squadra ha mostrato interesse con forza, anche perché lo svizzero spinge per venire a Milano. E questo sta rendendo la situazione caldissima.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, pare che ci sia grande tensione fra l’entourage di Jashari e il Club Brugge. Gli agenti del ragazzo ovviamente spingono per il trasferimento del loro assistito perché l’operazione è economicamente importante per tutte le parti in causa. Una tensione che però non sembra scalfire la posizione della società belga, che non si smuove da dov’è. A questo punto, quando ci avviamo verso la fine di luglio, dovrebbe essere il Milan a tirarsi fuori da questo caos e prendere eventualmente un’alternativa (se lo si ritiene necessario). I rossoneri però considerano ancora valida l’offerta e attendono, probabilmente perché non ci sono idee su chi prendere al suo posto o come eventualmente reinvestire questi oltre 30 milioni.