Il Milan sta facendo sul serio per un attaccante che gioca in Inghilterra: Allegri aspetta ancora Gimenez, ma la società si sta muovendo

Manca un mese all’inizio del mercato di gennaio e il Milan deve prendere una decisione. Santiago Gimenez, che ha visto il campo l’ultima volta lo scorso 28 ottobre nella trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, ha avuto non poche difficoltà finora. Difficoltà di adattamento al calcio di Allegri (che ricorda un po’ il caso di Vlahovic alla Juve) ma anche ambientali, con le pressioni che inevitabilmente ha chi indossa la maglia numero 9 rossonera. In queste settimane il rossonero lavora a parte, lontano dalle gare ufficiali, per risolvere un problema alla caviglia, una condizione che rende tutto più complicato.
Le difficoltà di Gimenez
Massimiliano Allegri non ha mai nascosto la sua considerazione per il messicano. Quando gli hanno chiesto un giudizio, il tecnico ha sottolineato l’impegno quotidiano e quel lavoro utile alla squadra: “Il gruppo beneficia di ciò che offre Gimenez, lo vedo concentrato e disponibile“. Rimane il dato più pesante: un solo gol, in Coppa Italia, non basta per un giocatore acquistato per oltre 30 milioni. E proprio questo limite porta a valutare ogni soluzione per gennaio. Il quotidiano QS mette il tema al centro: il Milan vuole ancora aspettare Gimenez, ma intanto si guarda intorno. Confermato l’interesse per Mateta: “Contatti col Crystal Palace per il bomber 28enne“.
Mateta opzione concreta per gennaio

Il nome di Jean-Philippe Mateta entra quindi tra le possibilità considerate dalla dirigenza, consapevole della necessità di offrire ad Allegri un’alternativa pronta. L’attaccante del Crystal Palace ha caratteristiche differenti da Gimenez, porta fisicità e un impatto immediato in area. Molto dipenderà dalle prossime settimane e dalla reale capacità del Bebote di recuperare ritmo e fiducia. Allegri vorrebbe riaverlo presto, perché la forza del Milan passa anche dalla capacità di sfruttare ogni uomo del reparto offensivo. Per ora la società osserva, mentre una certezza resta ben chiara: servono risposte rapide, dentro o fuori dal campo.





