Milan Boa-Binho-Ibra: l’arte del “saper” esultare

MILAN IBRA BOATENG BINHO-Che fosse un personaggio curioso, i tifosi rossoneri lo avevano già capito, con quei suoi vistosi tatuaggi e quella cresta tanto appariscente quanto pacchiana. K-P Boateng è un po’ questo, che piaccia oppure no: bizzarro per certi aspetti, curioso in alcuni atteggiamenti, simpatico sempre e comunque. Particolare, dunque, nella vita come nell’esultanza: il Milan aspettava fiducioso il gol del suo nuovo centrocampista, arrivato finalmente al terzo minuto del match con il Brescia; quell’eccentrico modo di gioire, poi, ha lasciato tutti di stucco, evidenziando la caratura del personaggio Prince. Una serie di balzi carpiati all’indietro, conclusi con uno strano tuffo sui gomiti, che pero poco non travolgeva il malcapitato Ambrosini, accorso in fretta e furia per festeggiare il compagno. Altro giro, altra esultanza, stavolta in versione samba do Brasil. Robinho, come al solito, preferisce esternare la sua felicità dopo il gol con un balletto sinuoso, prima di abbracciare il connazionale Ronaldinho, come sempre il primo a congratularsi. Ibrahimovic, invece, dal canto suo, tra un calcione in stile taekwondo, rifilato gentilmente ai compagni, e un più classico abbraccio, è solito spalancare le braccia come il “Cristo degli abissi”, come a dire: “Lasciate che gli avversari vengano a me”. Insomma, con un salto mortale a destra, una danza a manca e un gesto di grande autostima in mezzo, i rossoneri ne inventano una più del diavolo: infondo, anche questo è spettacolo.

Fonte tuttomercatoweb.it

v.m. www.milanlive.it

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