Fabregas e Kakà: si può fare

Ricky Kakà, in azione contro il Milan in Champions League

Che Cesc Fabregas sia il sogno dei più, è ormai un dato di fatto, forse più di Hamsik e addirittura di Cr7 destinato ad essere una chimera per i rossoneri. Già perchè i giorni passano e piano piano i molti stanno cominciando a realizzare che il trasferimento di Andrea Pirlo alla Juve, un giocatore inimitabile nel suo ruolo, abbia inciso ancor più nella testa dei milanisti, che desiderano un qualcosa di importante, di fantasmagorico in quel ruolo lasciato vuoto dal bresciano, a prescindere se poi Allegri punterà su un centrocampo di quantità o meno.

E allora in quel ruolo se Pirlo non ce l’hai più, e Iniesta e Xavi non li potrai mai avere, è inevitabile che il degno sostituto deve essere Fabregas e nessun’altro. Da tante indiscrezioni negli ultimi giorni si sta parlando tanto di lui e i tifosi, l’ambiente e anche i semplici estimatori del bel calcio, hanno cominciato ad avere un leggero “languorino”e sperano seriamente che un giocatore come Cesc possa arrivare nel club più titolato al mondo.

Ritornando alle indiscrezioni un pò più lievi, se cosi le possiamo considerare, si comincia a guardare con sospetto questa visita di Bosco Leite in Via Turati, e difficilmente tanto frastuono tra i media si sta facendo per Digao (tanto di rispetto). Che Ricky possa tornare a Milano, sponda Milan, è una realtà molto percorribile e un giocatore del genere è difficile che non rivenga accolto. Da lì a vedere cosa potrebbe dare a questa squadra ce ne passa, ma secondo la teoria di Berlusconi ormai, un campione è sempre ben accetto in una grande squadra,  e se è un ritorno “all’ovile”, va bene lo stesso a meno che non si punti però tutto su lui. Il colpo si deve fare a prescindere.

Fronte cessioni , pare che i neo promossi del Novara, abbiano richiesto Alberto Paloschi per l’attacco. L’affare credo si farà.

Gennaro Manolio

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