MILAN SCUDETTO – La quinta posizione a pari merito con Napoli e Roma non desta alcun tipo di preoccupazione. Il Milan sta risalendo pian piano da un incipit un po’ maldestro, e le vittorie con Palermo, Bate e Lecce confermano la ripresa della squadra. Undici punti conquistati in sette partite, sufficienti in un campionato che ancora sonnecchia, privo di un vero condottiero; il gruppo di Allegri ha perso diversi punti per strada. Ha mostrato a lunghi tratti il gioco spumeggiante della stagione scudettata (Juve a parte), ma si è sprecato molto, causa infortuni e/o disattenzioni difensive. I numeri messi a disposizione dalla Lega Calcio parlano chiaro: la squadra è al top in molte sotto-classifiche e la più deficitaria sembra proprio quella ufficiale.
Il Milan occupa la seconda posizione per gol fatti (12, scavalcato ieri sera dalla Juventus), tiri totali (dietro la Lazio con 15.1) e tiri nello specchio (6, alle spalle del Genoa).
Numeri incoraggianti, occorre solo maggior cinismo. Analizzando i dati riguardanti i singoli giocatori, si impone prepotentemente la filosofia di gioco di Allegri: punte molto tecniche e dall’assist facile, centrocampisti che sfruttano i loro movimenti e si inseriscono. Sono bel 9 infatti i rossoneri andati a segno sino ad ora, ed il bomber è Kevin Prince Boateng a quota tre. Molti elementi partecipano alla fase offensiva e sfruttano i piedi fatati di Zlatan Ibrahimovic ed Antonio Cassano, rispettivamente terzo e primo nella classifica degli assist men.
Statistiche che portano conforto ad Allegri: la sua filosofia resta intaccata, con più attenzione in fase difensiva e il rientro di qualche lungodegente doc (Pato su tutti), il Milan è il favorito per la vittoria finale.
Davide Capogrossi – Milanlive.it