MILAN-BARCELLONA CONFERENZA STAMPA – Ecco le dichiarazioni di Mister Allegri e di Zlatan Ibrahimovic prima della sfida importantissima contro il Barcellona (andata dei quarti di finale di Champions League)
ALLEGRI: “Siamo pronti, è un quarto molto difficile ma siamo pronti per giocare una grande partita. La prima abbiamo difeso bene, la seconda abbiamo dimostrato di avere più coraggio, dobbiamo continuare così senza prendere troppi rischi inutili. E’ una partita di grande fascino e abbiamo tante motivazioni, non serve che dica niente alla squadra. Messi è il loro asso e bisognerà fare una partita senza sbavature difensive, dobbiamo fare gol. Dobbiamo avere coraggio, niente errori in fase difensiva e fare gol subito. Non esiste il risultato perfetto, la dimostrazione è la sfida contro l’Arsenal, delle due domani è la sfida più importante. Abbiamo ribaltato un risultato sabato contro la Roma, abbiamo caratteristiche e qualità tecniche davvero importanti. Thiago mancherà ma Nesta sta bene e posso fare affidamento su tutti. Difficilmente potremo fare la partita dell’Inter in semifinale, loro avevano una squadra più fisica, giocheremo il nostro gioco, dobbiamo essere offensivi, dobbiamo difendere bene vicino all’area. Dispiace per le assenza che ci sono ma a livello mentale la squadra sta bene, la squadra è pronta per fare una partita perfetta. Difficilmente non dormo prima della partita, al massimo non dormo la notte dopo! Non credo di assomigliare ne a Mourinho ne a Guardiola, le loro squadre rispecchiano il loro modo di essere. Ibra è un valore aggiunto, un grande professionista, un ragazzo fantastico, un esempio per tutti e soprattutto per i giovani”.
IBRAHIMOVIC: “Siamo pronti, aspettavamo questa partita, avevamo altre partite importanti, siamo usciti con la Juve ma siamo pronti, io farò del mio meglio come sempre. Tutta la squadra dovrà fare una partita perfetta, non basto io, non abbiamo niente da perdere, dobbiamo scendere in campo per vincere e tutti dobbiamo giocare in modo perfetto. Io sto bene qua non faccio paragone con Messi e Cristiano Ronaldo, io faccio il mio e lascio agli altri il paragone. Se sapessimo come batterli li avremmo già battuti, prima della partita siamo preparati bene e dobbiamo cercare di sfruttare le loro difficoltà. E’ una partita molto importante per tutti, non solo per me. Bisogna prendere una partita alla volta, se passiamo vediamo cosa succederà. Sono dieci anni che non sto in Svezia, in Italia sto benissimo e anche la mia famiglia, il mio futuro è qui e non voglio andarmene, intanto ho due anni ancora al Milan e vedo qui il mio futuro, amo la mentalità italiana, e se si sta bene e ti vogliono bene giochi bene anche in campo poi i bimbi crescono qui e crescono italiani. Contro il Barcellona dobbiamo fare il nostro gioco, a me non piace il calcio difensivo poi se il Mister vorrà questo sono aperto e pronto a fare ciò che chiede, voglio continuare il calcio italiano, per un attaccante è più difficile giocare in Italia, in spagna sono più eleganti e tecnici ma credo che l’Italia sia il calcio più forte al mondo. Il passato è passato, non guardo a quello che succederà con Guardiola, ho altri problemi e lui avrà i suoi. Questa partita è molto importante ma non è l’unica dell’anno, dobbiamo pensare a questa. Secondo me ogni squadra cresce ogni anno, sono migliorati tanto anche per nuovi giocatori. Non credo di essere io la speranza del Milan, sono i miei compagni che mi fanno giocare bene, perché senza la squadra è impossibile fare bene. Se non mi arrivano i palloni giusti non posso fare ciò che faccio. Per me conta ciò che sto facendo, è normale che più vinci e più cresci, io so quanto valgo, ognuno ha le sue opinioni, io non sono preoccupato. Dicendomi che in Brasile ci sono molto bambini che mi idolatrano mi fa molto piacere perché ho sempre pensato che fossero i migliori al mondo, ho studiato tanto il loro modo di giocare e sapere questo mi fa davvero tanto piacere. Sono ancora in contatto con molto giocatori del Barcellona, loro sono bravi ragazzi, Messi sta crescendo ogni giorno, sta battendo tutti i record ed è ancora giovane, spero per lui che continui così, mi piace vederlo giocare. Cuando sono andato a Barcellona era la realizzazione di un sogno, era un onore, ho imparato tanto e mi spiace di esserci stato solo un anno, abbiamo vinto qualcosa che potrei vincere solo con loro ma il calcio strano, cambiano tante cose. Ho sempre voglia di giocare contro i forti, non ho niente da dimostrare, ognuno può dire quello che vuole. ”
Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it