Milan, Codice Etico: riformulato il regolamento con sanzioni più rigide

 

MILAN REGOLAMENTO ETICO / Niente sconti, siamo il Milan. Da quest’anno le regole saranno ancora più severe per i tesserati rossoneri e le multe sempre più salate. Chi non rispetta le indicazioni comportamentali della società, infatti, sarà costretto a rimetterci una parte sostanziosa dello stipendio. Lo sanno bene i nuovi arrivati, che hanno già firmato il nuovo regolamento, e presto lo scopriranno anche i vecchi. Il codice etico non è una novità in casa rossonera. Il Milan l’ha messo nero su bianco qualche anno fa, inserendo tutta una serie di regole relative al fair play e al corretto comportamento del buon calciatore dentro e fuori dal campo. Adesso però Adriano Galliani è diventato ancora più severo. Chissà se a spingerlo a questo giro di vite sono state più le intemperanze notturne di alcuni giocatori nell’ultima stagione (Boateng è stato spesso al centro di gossip) o il cambio generazionale. Il Milan ha salutato in pochi giorni quasi tutti i senatori e Ambrosini resta l’unico custode del codice etico non scritto che ha regolato negli ultimi anni la vita dello spogliatoio rossonero. In tanti (Gattuso per primo) avevano sottolineato l’atteggiamento poco rispettoso dei giovani e le differenze rispetto al passato. Così il Milan ha deciso di correre ai ripari. Non si tratta di un nuovo codice etico ma di una riformulazione di quello precedente. Molti divieti erano già presenti nel vecchio regolamento, come per esempio scommettere, bere alcolici e concedersi serate in discoteca oltre una certa ora. Adesso però sono state inserite nuove restrizioni per costringere i giocatori a fare una vita da atleta ma anche a comportarsi bene sul campo, evitando comportamenti che possano essere nocivi per la tutta la squadra. Per esempio, dalla prossima stagione ci saranno sanzioni pecuniarie anche per chi si toglierà la maglia per esultare dopo aver segnato un gol. Ricordate Cassano nell’anno dello scudetto dopo la rete all’Inter nel derby di ritorno? Era già ammonito e la festa senza maglia gli costò l’espulsione. Ecco, adesso prima di rifarlo magari ci penserà due volte, visto che poi dovrà pagare di tasca sua. Nel nuovo codice è stata inserita anche la facoltà di regresso da parte del club quando la società viene condannata per responsabilità oggettiva a causa del comportamento non regolamentare di un proprio tesserato. In ogni caso le sanzioni non possono essere peggiorative rispetto a quelle previste dal contratto collettivo. Giocatore avvisato mezzo salvato. E se le multe aumenteranno i più felici saranno quelli di Fondazione Milan, che avranno più soldi per finanziare i propri progetti.

Fabio Alberti – www.milanlive.it

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