Milan, grido di allarme di Filippo Galli: Serve cambio di mentalità

MILAN – Il responsabile tecnico del settore giovanile del Milan, Filippo Galli, intervistato da Tempi.it, ha analizzato la crisi del settore giovanile italiano: “Ci vuole un cambio di mentalità: tutti dobbiamo capire che in questo momento ilnostro calcio non può essere al top, perché ha bisogno di alcuni ridimensionamenti a livello economico-finanziario. Dobbiamo saper investire, e dalla base: far crescere i giovani e permettergli di fare esperienze che gli permettano di essere poi protagonisti con la prima squadra“. Secondo Galli sarebbe un’abile mossa istituire le squadre B così come accade in Spagna e in Inghilterra: “Il problema principale è che non esistono squadre B, o i club non hanno società satellite dove poter valorizzare i ragazzi una volta che questi hanno finito il loro percorso con la primavera, dato che i campionati giovanili non sono in grado di preparare ora in assoluto al professionismo”. Poi conclude: “Il Milan è una società professionistica, e già a partire da 14-15 anni cerchiamo di dare un taglio più professionale, impegnandosi a far emergere il loro talento. Però abbiamo sempre l’obbiettivo di far crescere i ragazzi con principi sani, e senza tagliar fuori le famiglie. Se c’è un problema, è di tutti: la scorsa settimana abbiamo preso un ragazzino di 14 anni e c’erano già le prime interviste fuori dalla sede del Milan. Capisci, questo è sbagliato, ma è dovuto ad un approccio errato di tante componenti a questo sport“.

La redazione di Milanlive.it

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