Milan-Inter, Abate: Milito il mio incubo? No, no… non ci penso!

Abate Milan News Derby- Intervistato da TuttoSport, Ignazio Abate parla del derby di domani: “Se il pensiero di Milito mi tormenta la notte? No, no. Purtroppo ho fatto degli errori, sono episodi che mi hanno fatto crescere, però la cosa finisce lì. Non penso ci sia una fobia verso Milito…Io non mi sento completamente colpevole. A volte ho sbagliato, ma non abbiamo perso l’ultima sfida per il mio fallo da rigore e quando fui espulso nel 2010, fui provocato. Diciamo che il derby che ricordo peggio è quello con Leonardo in panchina, quando feci un liscio e Milito segnò. Però… Sono stato anche sfigato: due errori e due volte Milito tira delle castagne all’angolino. Se sbagli, paghi, ma penso di aver dato abbastanza…Non credo di sentire troppo la partita, la sento come è normale che sia per un giocatore cresciuto nel vivaio del Milan. Il derby è la partita, ma domani sarà una storia diversa e ci servono i tre punti. L’Inter? Sicuramente loro sono più avanti, non solo per i punti in classifica. Hanno già trovato la quadratura e stanno raccogliendo risultati importanti. La difesa a 3? Si potrebbe fare, ma in queste ultime gare stiamo trovando l’equilibrio giusto con due mediani e due giocatori larghi in attacco. Meglio proseguire così. Cassano non mi preoccupa, è un avversario come tutti gli altri, e con lui ho un rapporto normale. Si sente l’assenza di Ibra. Perdere un uomo carismatico come lui crea un problema nello spogliatoio. Alla lunga, uno con il suo carattere, diventava pesante. Però era uno stimolo per tutti e non gli si poteva dire nulla. Zlatan non è uno di quei giocatori di talento che in allenamento camminano e si risparmiano. Lui lavora come un gregario, è sempre davanti al gruppo, non vuole mai perdere una partitina, si incazza per un passaggio sbagliato. Teneva tutti sulla corda e questo significa essere un numero uno. Come si fa a non rimpiangerlo? Voleva restare, aveva comprato casa a Milano. Risolveva i guai, ma ora la storia è cambiata. Fortunatamente stiamo migliorando, l’autostima cresce e mai come prima bisogna fare affidamento sul collettivo. Anche quando le cose andavano male avevo fiducia in questa squadra, perché non saremo una squadra in grado di vincere lo scudetto con 10 giornate d’anticipo, ma nemmeno quella che ha perso in casa con Sampdoria e Atalanta. Ci sarà sempre da lottare, ma con sacrificio e cuore torneremo su. Io non ho mai pensato di andare via. El Shaarawy? Sapevo che avrebbe trovato maggiore spazio, ma da qui a pensare che segnasse 5 gol in 8 partite, no. Comunque si merita tutto, ha le qualità per emergere e gioca con la mentalità che gli chiede il mister. La litigata fra Allegri e Inzaghi? È stata una cosa spiacevole, ma non ne abbiamo parlato con il mister. Meglio andare oltre. La Juve è la squadra più forte. In questo momento solo il Napoli può dargli fastidio. La variabile Champions? Secondo me la Juve ha l’organico per lottare su entrambi i fronti. Ho sentito Carrera dichiarare che non riescono ad allenarsi, ma è la normalità se si vuole giocare la Champions”.

Elmar Bergonzini-www.Milanlive.it

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