Milan-Bologna, Allegri: per Kakà c’è una trattativa importante, Ibra straordinario, Beckham è vecchio, Montolivo regista, il Pazzo titolare

MILAN BOLOGNA CONFERENZA ALLEGRI – Di seguito le principali dichiarazioni di Allegri nella conferenza stampa pre-Milan-Bologna.

SULLE PAROLE DI ELOGIO DI DONADONI“Le parole di Donadoni sul mio conto mi hanno fatto piacere sopratutto in questo momento dove vengono dette molte cose”.

SUL FUTURO DI KAKA’ “C’è una trattativa importante in corso per il ritorno di Kakà. Con Galliani e il presidente condividiamo il tutto sul mercato. Andiamo perfettamente d’accordo su tutto, non c’è mai stato una mia posizione diversa da quella della dirigenza. Kakà davanti alla difesa? Lui potrebbe farlo ma quando verrà vedremo dove farlo giocare”.

SUL FUTURO DI BECKHAM – “Non è vero che io son freddo nei confronti di Beckham. Mi hanno detto che è una bravissima persona, giocatore di gran classe ma la carta d’identità non si può cancellare anche perchè la società ha preso una determinata strada, con i giovani e di qualità e magari con un giocatore importante, un campione, come è ad esempio Kakà per quello che ha fatto al Milan e al Real”.

LE PROBABILI FORMAZIONI “Muntari è ancora indietro e deve giocare qualche partita ci vorrà ancora una settimanella per recupero. Montolivo davanti alla difesa e in attacco giocherà sicuramente Pazzini. Vedremo per Robinho se dal primo minuto o meno. Centrali Mexes e Zapata anche se Bonera sta bene. Terzini, Constant sinistra mentre a destra o De Sciglio o Abate. El Shaarawy penso che partirà dall’inizio”.

SUL BOLOGNA“Partita importante; cercheremo di fare i tre punti senza pensare alle altre. Bologna gioca molto bene sia a metà campo che davanti e sono in un buon momento di forma. Ci vuole grande attenzione, tecnica e intensità per 3 punti importanti indipendentemente dalle altre in modo da scalare la classifica”.

SULLO STATO DEL MILAN “Con la Samp una gara equilibrata, subendo poco nei primi venti minuti e l’errore di Mexes nel secondo tempo. Squadra ordinata e ben in campo, non abbiamo subito gol dopo tanto tempo. Ci eravamo quasi riusciti a decidere il match con l’occasione di Boateng ma comunque un punto a Genova sia accettabile anche perchè la Samp veniva dalla vittoria contro la Juve. Niang ha fatto un buon secondo tempo, El Shaarawy lo conosciamo… Abbiamo voglia e qualità per cercare di fare qualcosa di importante. Lavoriamo ogni giorno per cercare di centrare il terzo posto. Ci crediamo”.

SUL FUTURO DI ALLEGRI“Non dico nulla. Su Guardiola non ha indovinato nessuno. Lui ha fatto una scelta importante verso un campionato che diventarà bello per strutture e giocatori. Ha spiazzato tutti. Per quel che riguarda me è normale che girino le panchine, ma ho un contratto con il Milan. Guardiola? Quando uno si rimette in gioco non è mai una scelta comoda. Lui è andato in una squadra importante e forte. Una società forte in un campionato che sta migliorando di anno in anno”.

RAPPORTO CON IL PRESIDENTE“Io con il Presidente ho sempre un ottimo rapporto. Quando lo sento mi domanda della squadra e a me basta e avanza. Mi ha dato dimostrazione di fiducia prolungandomi il contratto. Il resto sono solamente cose, parlo in generale”.

MERCATO GENERALE“Ho detto prima che l’unica trattavia è quella di Kakà. In difesa abbiamo cinque difensori centrali con cinque terzini. Allenare 30 giocatori è difficile. Se non andrà via qualcuno non arriverà nessuno. Sneijder è un giocatore che tecnicamente è importantissimo. In questo momento non è nei piani del Milan. Balotelli? Abbiamo cinque attaccanti e siamo a posto così”.

SU BOATENG E TRAORE“Il Boa è in buone condizioni. Il ragazzo è concentrato su ciò che deve fare. Ciò che è successo a Busto è una cosa passata anche se tutti stanno cavalcando quel fatto. Lui è sereno. Traorè sta meglio fisicamente. Ha bisogno di capire il calcio italiano. Ha buone qualità. Lo metterò nelle migliori condizioni per fare bene. Se dovesse giocare sia nelle condizioni di farlo”.


SU IBRAHIMOVIC“Quando è arrivato dal Barcellona si è messo subito a disposizione dell’allenatore e della squadra. I risultati lo hanno dimostrato non tanto per assist o gol quanto per la sua voglia di vincere. Per il Milan è stato fondamentale nell’anno dello scudetto. Nei primi quattro mesi, dove non eravamo ancora una squadra, lui si è messo lo zampillo del campione portandoci punti importanti. Non era difficile gestirlo nel gruppo. Quando hai un giocatore come lui tutto viene più facile. Mi ha impressionato a livello tecnico perché pensare solo al suo fisico e a quello che fa in campo è pazzesco. Parliamo di un giocatore straordinario. Se dovessi utilizzare una parola per descriverlo userei straordinario”.

La redazione di Milanlive.it

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