Milan, c’è una stagione da salvare. Allegri dead man walking. Raiola faccia silenzio

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EDITORIALE MILAN – Dopo il positivo pareggio di Champions League contro il Barcellona si era diffuso un certo ottimismo nell’ambiente milanista in merito al prosieguo della stagione. Ma la sconfitta di Parma ha fatto nuovamente sprofondare il Milan in una crisi profonda.
Al Tardini la squadra rossonera ha offerto un’altra prestazione non convincente, regalando un tempo agli avversari e rischiando il tracollo in più occasioni. Gli ingressi di Matri e Kakà hanno permesso al Milan di rimontare il doppio svantaggio, ma nel finale è arrivata la beffa.
Ci sono state molte critiche da parte di Adriano Galliani nei confronti dell’arbitro Valeri, perché ci sono stati negati due rigori e perché la punizione decisiva calciata da Parolo è stata battuta circa 8 metri più avanti del dovuto. Giusto sottolineare questi episodi, che però non bastano a giustificare una sconfitta che affonda le sue radici nella poca grinta agonistica e nella poca concentrazione messa sul campo dai giocatori rossoneri. Domani sera c’è la Lazio e la speranza è che di fronte al pubblico di San Siro il Milan possa tornare a vincere. La situazione di classifica non è degna di un club così importante. La stagione va salvata e conclusa in modo dignitoso.

Capitolo Allegri. Nessuno ha mai creduto che il tecnico livornese potesse rimanere al Milan oltre la sua scadenza contrattuale fissata al 30 giugno 2014. Il teatrino relativo alla sua conferma che è andato in scena al termine della scorsa annata è stato qualcosa di patetico e di ridicolo. Era palese da un pezzo che Silvio Berlusconi lo volesse mandare via, ma era restio a concedere ad Allegri una buonuscita e pertanto ha accettato (su pressione di Galliani) di tenerlo fino al 2014. Poi addio. Si parla di esonero se nelle prossime partite contro Lazio, Fiorentina e Barcellona dovesse fallire. Ma guardando al recente passato non siamo così convinti che verrà licenziato, nonostante sia tra i responsabili di questo avvio disastroso. Responsabilità che per la maggior parte appartengono, però, alla società. Una società che però non lo ammetterà mai.

Chiosa finale dedicata a Mino Raiola. Nel momento in cui Mario Balotelli è approdato al Milan probabilmente non sono stati in molti a credere che il giocatore avrebbe potuto restare in rossonero a lungo. Sono noti i mal di pancia del suo agente Raiola, che è costantemente alla ricerca di ingaggi via via più sostanziosi per i suoi assistiti e per sé ovviamente. Di fronte ad un’offerta importante il Milan potrebbe anche decidere di vendere Balotelli e ce ne faremmo anche una ragione, l’importante è che nel mentre Raiola eviti ogni settimana di ventilare l’ipotesi di addio del giocatore. Anzi, se ha a cuore il futuro di Mario lo aiuti a migliorare in certi aspetti nei quali è carenti. Altrimenti si limiti a fare silenzio.

Matteo Bellan –

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