Esclusiva – Joe Denti: “Se la società non vuole investire, deve vendere il Milan. Contro l’Atletico si può passare”

Joe Denti

La redazione di Milanlive.it ha contattato in esclusiva Joe Denti, esperto cinematografico e tifoso rossonero spesso presente come opinionista nelle trasmissioni sportive in onda su Telelombardia e Antenna 3, per parlare di Milan.

Cominciamo da Seedorf. Che bilancio tracci fino a qui della sua gestione da quando si è seduto sulla panchina del Milan?

Seedorf sicuramente ha dato nuova linfa alla squadra e alla società Milan. I risultati ottenuti in precedenza con la gestione Allegri non sono stati tutti negativi, ma negli ultimi periodi c’era un certo distacco con i tifosi ed i risultati non erano positivi anche se tutto sommato il Milan è l’unica italiana ancora presente in Champions. In generale per quanto riguarda il cambio dell’allenatore devo dire che in panchina si può anche mettere il Mago Merlino o Houdinì oppure un grande prestigiatore, ma se gli uomini sono quelli il gioco rimane quello. L’allenatore deve tenere unito il gruppo, ma poi in campo ci vanno i giocatori. E se i giocatori non sono di talento poi i risultati sono questi“.

Joe ha poi aggiunto un pensiero personale sul calcio odierno:Non appartiene più al mondo dello sport, appartiene al mondo del Dio denaro e lo stanno distruggendo. Il Milan è nelle stesse condizioni della società Inter. Sono contento che in Italia fortunatamente ci siano anche delle altre realtà. Staccandoci dal discorso Juventus che vince solo nel nostro piccolo orticello mediocre e che in Europa ha dimostrato di non essere all’altezza delle grandi squadre, il nostro calcio ha nuove realtà come Napoli, Fiorentina, Udinese, Roma, Lazio. Il calcio è bello se è competitivo, sennò diventa noioso e monotono con le solite tre Juventus, Inter e Milan ai vertici. Sono contento di questa nuova situazione. Ovviamente bisogna intervenire nella ristrutturazione degli stadi, costruirne di nuovi e mettersi a livello delle altre nazioni a livello di sport. E che sia soprattutto sport. Ogni partita è una polemica e si parla sempre di arbitri e guardalinee. Basterebbe inserire un mezzo tecnologico semplicissimo come la moviola per i casi più rilevanti. Sarebbe tutto più semplice“.

Per quanto riguarda i giocatori del Milan c’è qualcuno che ti ha deluso o che ti ha sorpreso?

Io non essendo l’allenatore non mi permetto di giudicare. Ma voglio parlare di Kakà un giocatore che tutti davano per finito, bollito e sul viale del tramonto. Ha dimostrato di essere ancora un grande atleta. Oggi per vincere bisogna essere atleti e non delle figurine. Io aspetto il ritorno di El Shaarawy perché l’ho sempre considerato un tipico esempio dell’atleta moderno, perché partecipa a tutte le fasi del gioco ed è un giocatore squadra. E’ inutile cercare giocatori stranieri e continuare a ritenerli superiori ai nostri. Sono convinto che coltivando meglio i nostri vivai possiamo trovare dei campioni. L’Italia ha sempre dato dei campioni al calcio, poi si sono aperti i confini e ciò andava bene fino a quando arrivavano 3-4 giocatori di grido. Ma quando si aprono le porte a troppi giocatori, spesso sconosciuti e pompati attraverso i giornali“.

Per il Milan si avvicina l’appuntamento di Champions League contro l’Atletico Madrid. Quante chance ha la squadra di qualificarsi ai quarti di finale?

Quando si tratta di Champions League è difficile fare dei pronostici. Il Milan contro l’Atletico Madrid ha tutte le possibilità per passare il turno. Ci vuole molta umiltà, molta concentrazione. Bisogna andare in campo con la voglia di attaccare e non di difendersi. Nella partita di ritorno persa a Barcellona l’anno scorso siamo entrati in campo con la paura. Se entri in campo con la paura perdi. Ci vuole coraggio e volontà di vincere“.

Il Milan probabilmente non disputerà la Champions League nella prossima stagione. A tuo avviso ciò comporterà la cessione di un pezzo pregiato oppure la società deciderà di investire indipendentemente dalla mancata qualificazione all’Europa che conta?

Se il Milan non entra in Champions League non è un dramma. Io cederei Balotelli e mi terrei stretto El Shaarawy, giocatore straordinario per me. Ai tifosi bisogna dire che anche se non andiamo in Champions siamo sempre una squadra che potrebbe rinascere se c’è impegno da parte della società. Per la rinascita del Milan sono fondamentali gli investimenti. Se non ci sono i mezzi per comprare giocatori di talento e per costruire lo stadio, è meglio che la società Milan venga ceduta. Ringraziamo per tutto ciò che Berlusconi ha fatto per il Milan, ma se realtà nuove ci offrono la possibilità di ricostruire il Milan ben vengono. Come è avvenuto all’Inter ed ho fiducia nella rinascita dei nerazzurri con Thohir. Quando Berlusconi prese il Milan, lo fece diventare un’azienda. Ora non lo è più, appartiene al pianeta Berlusconi ma non è un’azienda Berlusconi.  E non c’è interesse affinché lo torni ad essere. Il Napoli è un’azienda per De Laurentiis. Inter e Milan stanno allontanando la gente dagli stadi, che sono sempre più vuoti e in mano alle curve. Famiglie e bambini se ne vedono sempre di meno. Gli altri paese hanno dimostrato che con delle innovazioni si può andare avanti. In Germania con una completa ristrutturazione è tornata ai vertici. Ha puntato sui vivai, sul calcio giovanile tedesco e ora sono tornati ai livelli di una volta. Andare negli stadi tedeschi è come andare nelle multisale cinematografiche, c’è di tutto per i tifosi. Attorno a San Siro invece non c’è niente ed è desolante“.

Redazione Milanlive.it

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