Milan, Seedorf vede la luce: “Cominciamo a girare”

Seedorf
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Una partita utile per ritrovare un po’ di tutto. Clarence Seedorf ha ritrovato la Sampdoria, che lo lanciò nel calcio italiano, e ha ritrovato Sinisa Mihajlovic, con cui divise l’avventura blucerchiata e che ieri ha abbracciato forte prima della partita. Ma soprattutto si riappropria del Milan con tutti i parametri corretti: perché le buone sensazioni del dopo partita con l’Atletico finivano per stridere col risultato, mentre questa volta non c’è nulla che stoni. Il Milan ha iniziato a mettersi sulla strada giusta, e lo dimostra anche il fatto che il successo sia arrivato con un turnover praticamente totale: gli unici reduci dal primo minuto della sfida di Champions con gli spagnoli sono stati Rami e Taarabt. Ovvero gli uomini chiave di Marassi.

Continuità Come con l’Atletico, il pregio più evidente è stato l’equilibrio. Ma a chi gli fa notare che ora i trequartisti finalmente hanno imparato la doppia fase, Seedorf replica un po’ stizzito: «La storia delle punte che non tornano è un luogo comune. E’ tutta la squadra ad aver fatto la doppia fase». A Clarence in linea generale dà abbastanza fastidio entrare nelle specifiche tecniche. C’è una filosofia precisa nel Milan che sta cercando di plasmare, e anche nel modo in cui lo racconta: «Siamo molto contenti di aver trovato un po’ di continuità. Ora dobbiamo proseguire nella crescita, sarà qualcosa che ci aiuterà ad aver coraggio e fiducia per il futuro». Seedorf preferisce non commentare gli episodi che hanno generato polemiche, assolve Muntari («E’ uno che dà tutto, spesso ce l’ha con se stesso, gli ho consigliato di farlo capire anche agli arbitri…»), e riassume: «Le cose cominciano a girare, ora si inizia a vedere la luce. Adesso c’è la Juve, giocheremo in casa e cercheremo di vincere».

Media La classifica per il momento non è ancora un chiodo fisso. Nemmeno per Galliani: «L’Europa League? Calma, calma – dice l’a.d., che nella ripresa ha ricevuto un trattamento molto brusco dalla tribuna blucerchiata – Comunque nel girone di ritorno abbiamo fatto 13 punti in 6 partite, siamo tornati alle nostre solite medie. Ho visto un buon Milan. Il 19o titolo internazionale dell’Al Ahly? Non so bene a chi rivolgermi, vuol dire che modificheremo la scritta sul pullman con la bomboletta e cancelleremo con la gomma la carta intestata…». Intanto oggi saranno verificate meglio le condizioni di Pazzini, che ha ricevuto una botta al volto da Soriano: si parla di una semi-frattura al setto nasale, potrebbe esserci l’eventualità di indossare una maschera protettiva.

Fonte: Gasport

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