Laudisa: “Milan, ciclo finito. Servono un progetto ed investimenti”

Berlusconi

Carlo Laudisa, giornalista de La Gazzetta dello Sport,  ha parlato a Calciomarket su Gazzetta TV per commentare la situazione del Milan: “Al di là del risultato, già compromesso all’andata, c’è evidentemente la tensione per la fine di un ciclo. La qualificazione alla Champions League è un’utopia, semmai la proprietà insiste perché si rincorra l’Europa League, però sono mille i dubbi, mille le amarezze dei tifosi. La chiamata di Seedorf non ha portato quei benefici auspicati, vedremo quale sarà il futuro del tecnico olandese che comunque ha un contratto di altri due anni. Il presidente Berlusconi ha preso su di lui impegni rilevanti”.

SQUADRA – “Poi c’è questa crisi di Mario Balotelli, i suoi atteggiamenti, al di là del rendimento, non piacciono alla tifoseria. C’è il rischio che lui diventi l’unico colpevole di una situazione in cui i dubbi riguardano un po’ tutti. Quella del Milan è una rosa gigantesca, considerando che attualmente ce ne sono trenta, ma contando quelli che rientreranno si arriva quasi al muro dei quaranta. Sarà obbligatorio per Galliani e Barbara Berlusconi trovare un punto nuovo, per capire come convivere con questa realtà finanziariamente molto delicata. Il gap con le rivali sta aumentando in maniera incredibile”.

BILANCIO – “C’è questa sfumatura economico di questo accordo legato all’acquisizione di Mediaset per i diritti della Champions League dal 2015. Per gli effetti del market pool questo aumenterà gli introiti per le società italiane, che attualmente portano a casa 80 milioni e invece ne incasseranno 110. O la proprietà decide di accelerare i tempi e programmare un ritorno in Champions League in tempi brevi, altrimenti c’è il rischio che la Juve in primis, ma anche lo stesso Napoli e la stessa Roma, virtualmente le prossime qualificate alla Champions League, avranno i denari per investire ancora sul mercato. Il Milan avrà la forza per farlo?”.

MERCATO – “Le ultime notizie parlano di questo feeling ormai evidente con Alex, difensore che a giugno compirà 32 anni. Il Milan conosce bene perché in passato si era sottoposto anche alle visite mediche, poi ci fu un problema di status extracomunitario e andò al Chelsea. Le recenti esperienze con i parametri zero insegnano che non sempre si può prendere il meglio con questa politica. Come ha invocato anche Barbara Berlusconi lo scorso novembre, è necessario anche investire sui giovani. Per farlo occorrono i denari, ecco perché in questa fase in casa Milan serve una presa di coscienza su come disegnare le prossime mosse. L’ultima parola come sempre toccherà a Silvio Berlusconi“.

Redazione Milanlive.it

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