Lazio-Milan, Balotelli si allena male: gioca Pazzini

Balotelli
Balotelli

Clarence Seedorf sta per iscriversi a una lista di allenatori che almeno in parte dovrebbe piacergli: Josè Mourinho, Rafa Benitez, Roberto Mancini, Cesare Prandelli e Massimiliano Allegri. Anche lui dovrebbe entrare con Lazio-Milan nell’esclusivo club di quelli che hanno lavorato con Mario Balotelli e alla fine hanno detto no, nel senso che almeno una volta, o molte di più, hanno ritenuto di lasciarlo in panchina. E non per insubordinazione o chissà che cos’altro: semplicemente per allenamenti fatti male, o scarsa forma fisica, o perché qualcuno stava meglio di Mario e garantiva maggiore affidabilità.

Protezione Ecco dunque che Mario potrebbe restare fuori per far posto a Pazzini, come già si era immaginato dopo la sconfitta con l’Atletico Madrid. Contro il Parma invece Seedorf lo aveva mandato in campo lo stesso, forse anche per chiarire che non lo riteneva il colpevole unico della serataccia. Tentativo lodevole di evitare a Mario i panni del capro espiatorio, ma la logica non può essere portata avanti all’infinito. Anche perché Balotelli dopo la partita con il Parma ha passato un’altra settimana così così: gli ultrà lo hanno contestato, e la cosa non può avergli fatto piacere, e i media sempre più spesso si chiedono se sia giusto costruire una squadra intorno a lui. Non un bella situazione per prepararsi a un periodo decisivo. In più, si giocano due partite decisive in quattro giorni, e un po’ di turnover può giovare a tutti.

In the box Richiesto di un parere sulla posizione di Mario in campo, e di una spiegazione su ciò che gli chiede di fare, Seedorf è stato chiaro: «Sì, gli chiedo di stare più vicino all’area e di essere più incisivo». Mistero svelato: Mario dovrebbe fare qualcosa di diverso, ma non lo fa. Volutamente meno chiara la risposta sul futuro dell’attaccante: «Non sono io che vi devo rispondere». Ciò che deve stabilire Seedorf è se sia giusto mantenere Mario nella casta dei titolari intoccabili, e la risposta pare negativa. «Non credo di fare dei favoritismi nei confronti di Balotelli», dice. Questa volta, a quanto pare, né carote, né bastoni: Balotelli è in bilico e Pazzini favorito, proprio come Honda su Taarabt. Che a Milanello sia girato il vento? Basta badboy, ora solo perfettini, giacca, cravatta e pelle nature. Pur di arrivare ai tre punti, è lecito anche cambiare look.

Fonte: Gasport

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