Silvio Berlusconi: “Sono tornato a fare il presidente del Milan”. Non ce ne siamo accorti

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi (Getty Images)

Silvio Berlusconi nella sua visita di venerdì a Milanello ha fatto un discorso alla squadra nella quale ha affermato: “So che c’è un buon clima tra di voi, sono felice, per voi sono sempre a disposizione come fratello maggiore o come nonno, come volete voi. Dopo la pausa degli ultimi due tre anni sono tornato a fare il presidente e posso occuparmi di queste cose“.

 

Francamente del ritorno di Berlusconi come presidente del Milan se ne sono accorti in pochi, i soliti pochi noti che devono esaltarlo per delle normali visite al centro sportivo ross0nero e che vengono fatte passare ogni volta come un evento speciale. Non c’è nulla di eccezionale in un proprietario di club che va a trovare la squadra, dovrebbe essere ordinaria amministrazione. Solo da noi questi gesti vengono celebrati.

 

Se Berlusconi volesse dimostrare di essere un vero presidente, interessato al futuro del Milan con il conseguente ritorno del club ad alti livelli, si comporterebbe diversamente in sede di calciomercato. Da anni a Milanello vediamo sfilare giocatori che un tempo non avrebbero mai potuto indossare la maglia rossonera. Non c’è traccia di un vero e proprio progetto, tanto meno di uno improntato sui giovani talenti. Si naviga a vista cercando di cogliere qualche occasione low cost, magari nomi famosi di giocatori ormai non più definibili come tali. I risultati poi si vedono.

 

C’è molta propaganda, come al solito, attorno ad ogni mossa che il Cavaliere di Arcore compie nei confronti del Milan. Ma ai tifosi delle visite a Milanello e delle sue presenze eventuali a San Siro interessa relativamente. Ciò che si chiede è che il club torni ad essere competitivo, obiettivo che si può raggiungere solo attraverso investimenti mirati (non serve spendere quanto Psg e Manchester City, nessuno pretende questo) e non con le chiacchere. Berlusconi più volte ha detto “Entro 2-3 anni il Milan tornerà al top“. Non ci sono segnali positivi che vadano in questa direzione. Il malcontento dei tifosi è sempre più diffuso e quasi tutti attendono una svolta decisiva. L’era Berlusconi è ormai terminata.

 

Matteo Bellan

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