El Shaarawy, parla il padre: “Genoa nel cuore. Stephan non ha l’assillo del gol”

Stephan El Shaarawy (Getty Images)
Stephan El Shaarawy (Getty Images)

Domani a Marassi si gioca Genoa-Milan, una partita che vale per il terzo posto in campionato ma che rappresenta una sfida speciale per Stephan El Shaarawy. Il Faraone infatti è cresciuto proprio nelle giovanili del club genovese e conserva ottimi ricordi di quell’esperienza che ha preceduto il suo sbarco in rossonero dopo l’anno di prestito al Padova.

 

Il quotidiano Il Secolo XIX è andato ad interpellare Sabri El Shaarawy, padre di Stephan, per parlare proprio della particolarità della gara di domani Genova: “Domani per Stephan sarà una giornata speciale. Mi aspetto una festa per entrambe le tifoserie. Il Genoa è una cosa di famiglia. Mio figlio ha giocato qui dagli 11 ai 17 anni. Conserva dei bellissimi ricordi. Gli anni in rossoblù lo hanno trasformato come uomo e come calciatore. Per Stephan è sempre un’emozione tornare a Marassi. Faceva il raccattapalle in Serie C. L’anno dell’Europa è andato tante volte in Europa. Giocare al Ferraris per lui è sempre qualcosa di speciale. Tutte le domeniche che il Genoa giocava in casa, portavo la mia famiglia nei Distinti. Mia moglie, il figlio più grande Manuel e Stephan sul passeggino. Che accoglienza mi aspetto? Mio figlio è un professionista. È chiaro che il Genoa gli è rimasto nel cuore. Ci sarà qualche fischio di sicuro, ma il tifo, finché non offende, è bello. Mi sembra una cosa naturale. Conosciamo il tifoso genoano per il suo calore e il suo attaccamento alla squadra“.

 

C’è poi spazio anche per un commento sul rapporto tra il numero 92 del Milan e l’allenatore Filippo Inzaghi: “Si trova benissimo con lui. Sono amici più che allenatore e calciatore. Hanno giocato insieme per un anno. Inzaghi è una gran persona, vuole bene a mio figlio come un fratello maggiore. Se gli ha suggerito Pippo di accorciare la cresta? Conoscendo mio figlio direi proprio di no. Nessuno gli parla di questa particolarità. Stephan ha un anno in più. Quando si cresce, si cerca sempre di cambiare qualcosa”.

 

Sulle caratteristiche tecniche del figlio El Shaarawy senior si è così espresso: “Lui non è un bomber che vive per il gol. Gioca al servizio della squadra. Torna spesso indietro per aiutare i compagni. Se il gol arriva, bene. Se no, pazienza. Non vive con l’assillo del gol“.

 

Redazione MilanLive.it

 

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