Milan, Menez non basta: servono alternative ai suoi momenti ‘no’

Jeremy Menez (getty images)
Jeremy Menez (getty images)

Jeremy Menez leader e bomber del Milan di questa stagione, ma non ci si può affidare soltanto ai suoi colpi di genio. Lo scrive la Gazzetta dello Sport odierna, che commenta come i numeri dell’attaccante francese arrivato in estate dal Psg siano ottimi e sorprendenti, ma rispecchiano in pieno l’andamento altalenante dei rossoneri in campionato. Quando Jeremy si scatena, il Milan vince e convince, quando invece il numero 7 non si prodiga in prestazioni da manuale, tutta la squadra ne risente e stenta, come capitato a Genova domenica scorsa.

 

Un Milan che rischia di diventare Menez-dipendente, visto che il francese appare l’unico in grado di rendere più sorprendente le giocate offensive della squadra di Inzaghi. Il problema è serio: urge trovare alternative soprattutto nei momenti ‘no’ dell’attaccante, che non è mai stato continuo ed assiduo nelle sue stagioni tra Francia e Italia.

 

La media reti rispetto ai minuti giocati sorride solo al giapponese Honda, sei gol fatti ed uno ogni 171′ giocati, ma ormai il numero 10 non segna da metà ottobre. El Shaarawy e Torres sono fermi ad un solo gol, addirittura a zero Pazzini e Niang. Un Milan troppo dipendente dalle giocate del suo uomo più tecnico e fantasista; con questa tendenza discontinua la Champions può allontanarsi definitivamente.

 

Redazione MilanLive.it

 

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