Gazzetta dello Sport – L’anno della verità per alcuni milanisti

Stephan El Shaarawy (Getty Images)
Stephan El Shaarawy (Getty Images)

Oggi La Gazzetta dello Sport pone l’attenzione su alcune giovani promesse del calcio italiano, da cui ci si aspetta il salto di qualità nel 2015. Fra questi, secondo il giornale milanese, ce ne sono anche alcuni del Milan: ecco quanto scritto dalla Gazzetta su di loro.

DE SCIGLIO: È come quegli attori che strappano applausi nei ruoli di secondo piano, ma quando devono tenere da soli la scena lasciano a desiderare. Da lui ci si aspettano meraviglie. Non diciamo che sia il nuovo Maldini, sarebbe mettergli addosso troppa pressione, però qualche volata in più sulla fascia e una maggiore attenzione in difesa sarebbero gradite. L’impressione è che abbia la pressione troppo bassa: manca cattiveria agonistica.

CERCI: Dopo essersi concesso una lunga vacanza spagnola (all’Atletico Madrid nessuna traccia di lui), ecco il ritorno in Italia di uno dei migliori talenti dell’ultimo periodo. Al Torino aveva incantato, e si era guadagnato la convocazione in azzurro. Ora si tratta di ritrovare la strada perduta. Come dribbla lui, sono in pochi a farlo. Il Milan è il perfetto banco di prova per testare le sue qualità ad alto livello. San Siro è uno stadio spietato: se deludi, finisci nel dimenticatoio.

EL SHAARAWY: La gente, da lui, si aspetta sempre meraviglie, e questo è il problema. Ha abituato bene i tifosi, soprattutto nel periodo pre-Balotelli, e dopo che uno ha pasteggiato a caviale è difficile che si accontenti di una trota, per quanto buona… Il Faraone non ha subito un’involuzione tattica, è sempre un ottimo giocatore che, probabilmente, all’inizio della carriera è stato un po’ sopravvalutato. Basta abbassare l’asticella delle aspettative e il risultato sarà soddisfacente.

 

Redazione MilanLive.it

 

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