Inzaghi, la sua sveglia si chiama Berlusconi: “Mi telefona alle 7 di mattina”

Filippo Inzaghi (Getty Images)
Filippo Inzaghi (Getty Images)

Una scossa che serviva come il pane al Milan per uscire dal torpore, dopo le prestazioni deludenti delle scorse settimane. E la panchina di Filippo Inzaghi, almeno per qualche giorno in più, non è in discussione. Il tecnico rossonero, come riporta la Gazzetta dello Sport di oggi, ha dato gran merito della vittoria e della motivazione con cui è arrivata agli stimoli provenienti da Silvio Berlusconi, il patron che tanto crede nelle sue qualità.

 

A differenza di quanto fatto con Seedorf e Allegri, gli ultimi due tecnici rossoneri prima di Pippo, il Cavaliere tiene molto a questa gestione, difendendo in prima persona il lavoro del giovane allenatore. L’ex bomber, nel post-partita di Milan-Cesena, ha svelato un retroscena del rapporto tra i due: “Berlusconi mi appoggia, non mi è mai mancata la sua stima. In questo momento difficile mi ha telefonato spesso per consigliarmi e per incitarmi. Qualche giorno fa anche alle 7 di mattina e confesso che stavo ancora dormendo“.

 

Meglio un presidente che chiama e che ‘rompe’ le scatole piuttosto di una dirigenza fantasma e poco presente. Inzaghi e la squadra sanno che i vertici sono dalla loro parte, che la pazienza c’è e che gli obiettivi possono ancora consumarsi in questa stagione di transizione e sfortune varie. Intanto i tre punti sono tornati, con l’auspicio che non sia un episodio isolato.

 

Redazione MilanLive.it

 

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