Milan, beffa al 95′. Per Inzaghi una nuova ‘fatal Verona’?

Inzaghi e Mexes (getty images)
Inzaghi e Mexes (getty images)

La battuta di ieri di Filippo Inzaghi, che si auspicava di restare altri venti anni sulla panchina del Milan, non avrà una lunga vita. Il tecnico rossonero fallisce, come tutta la sua squadra, l’appuntamento con una vittoria che serviva come il pane, un successo che avrebbe ridato morale e voglia ad un gruppo sempre più in crisi di identità e propenso a regalare punti alle avversarie.

 

Matura così il 2-2 contro una nuova ‘fatal Verona’, fatale più che altro proprio ad Inzaghi, sempre più in bilico sulla panchina rossonera. Una partita che si era messa anche bene, come scrive la Gazzetta dello Sport di stamattina, visto che dopo il rigore a cucchiaio di Luca Toni e il pareggio a fine tempo di Jeremy Menez, si era visto un Milan in crescita, volenteroso ma ancora imperfetto. A inizio ripresa il rocambolesco tocco ravvicinato di Philippe Mexes, migliore in campo con distacco, ha trovato il pertugio per il vantaggio e per un 2-1 che avrebbe determinato maggiore buonumore.

 

Ma Inzaghi si è intestardito e c’ha messo del suo: mentre il collega Andrea Mandorlini, bravo a motivare i suoi, mandava in campo un estroso e decisivo Nico Lopez, il tecnico milanista variava l’assetto inserendo Bocchetti per una difesa ancora più inedita e un Honda spento e senza linfa al posto di Cerci. Cambi errati e senza senso che hanno portato il Verona a crederci, e dopo la traversa di Tachtsidis è arrivato il colpo di coda al 95′ del Conejo, per un pareggio che pesa più di una sconfitta. Ennesima gara stregata per i colori rossoneri, ma stavolta Inzaghi non può appellarsi alle attenuanti.

 

Redazione MilanLive.it

 

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