Milan, la contromossa di Berlusconi: si a Mr. Bee, ma si tiene il 51%

Silvio Berlusconi (Getty Images)
Silvio Berlusconi (Getty Images)

Una settimana intensa e piena di voci, impressioni, rumors di ogni genere in casa Milan. Ieri sono arrivati i contatti decisivi, ancora non finali sulle sorti del Milan, ma si sono delineate le basi per una nuova partnership societaria. Eh sì, perché al contrario di quello che si poteva pensare nelle scorse ore, Silvio Berlusconi resterà in sella come presidente e azionista di maggioranza del club, mentre il primo investitore estero Bee Taechaubol avrà soltanto una grossa fetta della torta.

 

Ieri l’incontro all’Hotel Park Hyatt in centro ha chiarito il tutto: Berlusconi ha ammesso davanti ai cronisti presenti di: “aver trovato in Bee un ottimo interlocutore e una persona disponibile, siamo diventati anche amici. Ci siamo dati appuntamento tra un po’ di tempo per mettere tutto a punto, la mia preoccupazione riguarda i destini del Milan, che dovrà tornare ai suoi livelli reali“. Ma la notizia vera è quella pubblicata dal comunicato Fininvest poche ore dopo, che svela come Bee sia solo un investitore di minoranza, mentre la famiglia Berlusconi resterà controllante con il 51% delle quote.

 

Per il momento nei quadri dirigenziali non cambia nulla, con Barbara e Adriano Galliani che resteranno ai loro posti, mentre Bee e la sua cordata spinge per l’inserimento di Paolo Maldini. Il potere decisionale resta in percentuale favorevole a Berlusconi, ma la presenza degli imprenditori asiatici non può non essere pressante. Taechaubol dovrebbe tornare a breve a Milano per i dettagli ancora da sistemare, forse già venerdì prossimo, quando la situazione si sarà delineata. L’era Berlusconi, per il momento, è tutt’altro che conclusa.

 

Redazione MilanLive.it

 

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