Scagionati i tifosi della Pro Patria, niente razzismo contro Boateng: la sentenza

Boateng e gli insulti razzisti contro la Pro Patria (immagine dal web)
Boateng e gli insulti razzisti contro la Pro Patria (immagine dal web)

A più di 2 anni e mezzo di distanza arriva la sentenza riguardante i fatti occorsi nella partita amichevole tra Pro Patria e Milan disputata il 3 gennaio 2013. In tale occasione, i tifosi di casa furono accusati di aver rivolto cori razzisti nei confronti di Kevin-Prince Boateng che, infastidito, scagliò il pallone contro il pubblico e si allontanò dal campo togliendosi la maglia. Nel pomeriggio, però, il Tribunale ha scagionato a sorpresa i tifosi del club di Busto Arsizio. Secondo il giudice, gli insulti rivolti al centrocampista rossonero non avevano sfondo razzista e la sua reazione fu dovuta probabilmente ad offese verso la fidanzata Melissa Satta.

 

Ecco cosa si legge nella sentenza riportata da ilcalciomagazine.it: “Insussistenza del reato e infondatezza dell’aggravante della finalità razzista. I ”buh” erano sporadici, la loro destinazione non era univoca. Non ci furono esternazioni contro il calciatore di colore Urby Emanuelson. Inoltre le riprese non coprono tutto l’arco della partita, non ci sono immagini degli imputati nell’atto di proferire insulti. Non fu razzismo, solo cori di disapprovazione e la reazione del giocatore Kevin-Prince Boateng probabilmente fu dovuta ad offese personali sulla fidanzata.”

 

Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it

 

Impostazioni privacy